Quelli che …
…mandano email pubblicitarie ed in calce ti dicono di rispondere “Cancella” se non sei interessato.
Lo fai e loro rispondono quasi offesi, talvolta con tono polemico.
Ehi ciccio, il Gdpr non l’ho mica inventato io, c’è e ti adegui, così come faccio io.
Leggi: Gdpr? Registro Opposizioni? Disattesi da troppi…
Scrive poi A: Giusto ieri ho provato a disiscrivermi dalla newsletter di XY gestita da uno studio di marketing esterno. Il pulsante “cancellami” (per errore o per furberia) punta al sito della XY e dunque non solo non ti disiscrivi, ma così al cliente sembra che la campagna di invio newsletter funzioni meglio di quanto non faccia in realtà.
Ho scritto allo studio dicendo di cancellare i miei dati e ho fatto lo stesso con il DPO della XY, spiegando anche il giochino del link che rimanda al loro sito. Questi mi hanno risposto subito, dicendo che avrebbero cancellato i miei dati e ringraziandomi per la segnalazione.
Leggi: Il rispetto delle norme previste con il GDPR? Non pervenuto, se ne fregano…
Rilancio con quanto successo proprio oggi.
Mi ha scritto XX cui forse ho fatto una donazione in passato, per aggiornare i miei dati e ricevere la certificazione per scalare dal 730 la donazione.
Se non accetto la “privacy” non mi possono mandare la certificazione e già mi pare scorretto.
Vado a leggere l’informativa ed il punto 1.3 deve essere accettato per forza, ma include l’invio di newletter, sms, email e quant’altro e condivisione di dati con aziende Ue ed extra UE.
Si e poi?
Non ho accettato.
Scrive ancora A: Avevano usato questo “trucco” le banche appena entrato in vigore il GDPR: vuoi avere ancora accesso al tuo conto? Devi accettare TUTTE le condizioni.
Eh no, dovrebbero essere solo quelle necessarie alla gestione del conto, non è che ora dai i miei dati a chiunque!
Solo che ci hanno messo qualche anno a recepire la cosa e nel frattempo hanno ottenuto l’autorizzazione da tutti i correntisti e quindi con quei dati ci fanno quello che vogliono.