Premetto che uno la sua azienda la deve gestire come meglio crede, tuttavia mi stupisce sempre la scarsa elasticità di certi di fronte alle richieste di un cliente e non perchè sia convinto che il cliente ha sempre ragione, non è così, ma perchè il cliente soddisfatto torna e saperlo accontentare, se le richieste sono inerenti al tuo lavoro, paga sempre.
La prendo alla larga, citando quanto successo con un altro fornitore, trentennale, al quale avevo chiesto se poteva farmi la fornitura degli articoli completa di lavaggio dai residui dell’olio.
Risposta secca: Non lo facciamo.
Successivamente mi ha contattato il nuovo referente commerciale, chiedendomi di passare a trovarmi per conoscermi e va da sè che gli ho fatto notare come ad una richiesta peraltro non assurda avessi ricevuto una risposta che non ammetteva repliche, il che avrebbe potuto spingermi a cercare un fornitore più collaborativo.
Ha subito detto che non capiva perchè mi avessero detto di no, visto che era un trattamento che potevano fare e mi ha quindi assicurato che avrebbero evaso gli ordini come da mia richiesta, fermo restando che mica chiedo una cosa in più gratis.
Torniamo a noi.
La richiesta di lavare i pezzi prodotti l’avevo fatta anche ad un altro fornitore, ma anche in quel caso ho ricevuto una risposta negativa perchè “non erano attrezzati” il che, sarò sincero, mi aveva lasciato interdetto, perchè durante le operazioni di tranciatura i pezzi possono uscire con un velo più o meno marcato di olio e non sempre è accettabile.
Prima provvedevo direttamente a lavare i pezzi prima di consegnarli, ma il nuovo corso aziendale prevede di far partire i materiali direttamente dagli stabilimenti dei fornitori, affidando a loro il ciclo completo della produzione e quindi lavaggio ed imballo, lasciando a me la gestione della parte logistica.
Se non mi lavi i pezzi, va da sè che ho dovuto agire di conseguenza e riprendermi le attrezzature per darle ad un altro fornitore.
Leggi: Il mondo del lavoro/29
Ora, hai perso una produzione che facevi da fine anni ’90, perchè non sei in grado di accogliere una richiesta che, come detto, è pertitente al tuo ambito lavorativo. Fatti una domanda e datti una risposta.
Nei giorni scorsi gli ho chiesto per dell’altro materiale, dicendogli che avrebbe dovuto essere imballato in scatole anonime in quanto lo avrei fatto partire direttamente dalla loro sede, con mio Ddt.
In questo caso la risposta è stata veramente sconcertante: “Per la spedizione, possiamo usare direttamente le sue scatole, in quanto abbiamo solo scatole marchiate XY”
Faccio fatica a credere che uno in magazzino abbia solo scatole marcate con il suo logo, tuttavia ti pare logico che ti faccia avere 2 scatole (di numero) anonime?
E quindi l’ordine lo prende, ma devo farmi consegnare la merce presso la nostra sede e successivamente inoltrarla al cliente; costi inutili e tempo perso.
Non ultimo, se sull’offerta ti chiedo prezzo e consegna, perchè mi mandi solo il prezzo? E se ti sollecito la consegna, perchè rispondi a giorni alterni?
Le email le riceviamo anche sul telefono ed inviare una risposta richiede ormai tempi cortissimi.
Mi ricorda quell’importante cementeria che, qualche anno fa, quando gli avevo chiesto l’indirizzo di posta elettronica mi aveva risposto di mandare un fax, perchè avevano una sola casella email ed un commesso stampava le email a fine giornata e poi le distribuiva quello successivo ai vari uffici.
Comunque sia, la scarsa adattabilità dei fornitori alle richieste lecite dei clienti fa danni. Contenti loro.
P.S. Ho specificato richieste lecite, perchè ci sono anche clienti che hanno pretese che dovrebbero essere sanzionabili. 😉
Ad esempio…
Se mi imponi l’allungamento del pagamento…
Si è persa la bussola, nel mondo del lavoro…
Listino bloccato per 12 mesi, sconto 10%, varie ed eventuali. E poi? Ti lavo anche la macchina?