di Valerio Varesi
Ediz. Sperling & Kupfer – Pagg. 275 – € 17,50
Trama: È una brutta giornata d’inverno. Dal suo ufficio in questura il commissario Soneri osserva innervosito la pioggia che cade a rovesci su Parma. Ma a distoglierlo da quello spettacolo deprimente arrivano, nel giro di poche ore, due drammatici annunci: il primo riguarda il suicidio di un giovane. Che si è impiccato in un vecchio albergo in abbandono, preparando con cura il proprio addio. Ha infatti una valigia di lusso accanto a sé ed è vestito con eleganza, però addosso non ha soldi né documenti.
Soneri avvia l’indagine, mentre gli piomba addosso il secondo, tragico caso della giornata: un morto accoltellato. La vittima, per giunta, era un personaggio piuttosto noto in città: Elmo Boselli, leader del Sessantotto parmigiano, all’epoca grande agitatore di folle e seduttore impenitente. Il commissario intuisce che il movente politico non è la pista giusta e comincia a scavare nella vita di Boselli, inseguendo il filo di un suo antico, mai dimenticato amore, che lo conduce dall’Appennino emiliano fino al mare, nei borghi delle Cinque Terre.
Dove, stranamente, approdano anche le ricerche sul misterioso suicida, un rumeno appartenente a un gruppo fascista di ultras della tifoseria spezzina. E lì, mentre riflette con amarezza sulle speranze e gli ideali di una generazione che sognava di trasformare il mondo ma ha lasciato una ben misera eredità ai suoi figli, Soneri riesce a ricomporre le tessere del complicato puzzle, identificando alla fine il colpevole.
Letto da: Paolo
Opinione: E’ assai difficile guardare un film dopo aver letto il libro o viceversa, (tranne rari casi) e ritengo sia questa la ragione che mi ha tenuto lontano dai romanzi di Varesi sul commissario Soneri conosciuto tramite la serie tv Nebbie & Delitti, otimo prodotto televisivo, mal gestito dalla Rai con una programmazione che ha suscitato non poche perplessità.
Ho acquistato perciò l’ultimo libro di Varesi, con nelle mente il personaggio di Soneri così come l’ha interpretato Luca Barbareschi. Bè, sono soddisfatto, l’ho ritrovato e mi ha fatto piacere immergermi nella realtà parmense come se fosse per me abituale percorrere certe vie, affrontare certi nebbioni, frequentare quel ristorante e gustare anolini e lambrusco… 😉
Preso atto che sono in sintonia con Soneri e con il suo autore, posso tranquillamente affermare che il romanzo mi è piaciuto, anche nella struttura e nella trama in generale. Per quel che vale la mia opinione, lo consiglio.
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