E’ da un paio d’anni che seguire le notizie nei TG fa venire il mal di stomaco, più del solito, perlomeno.
Che l’informazione non informi realmente il cittadino, è cosa nota, e se ne sono accorti anche gli addetti ai lavori, ma resta il fatto che un giorno si e l’altro pure, si parli di ripresa dell’industria, il Pil un giorno scende, ma quello seguente decolla, l’inflazione c’è o non c’è?
Si fa notizia con il lamento delle Case automobilistiche, che peraltro sembrano non rendersi conto di un paio di fattori determinanti:
1) crisi si, crisi no, non è che l’automobile sia un prodotto che si cambia ogni due anni, neanche fosse un giaccone e
2) resta il fatto che siamo una nazione con un alto tasso di auto sulle strade; già siamo intasati così, cosa dobbiamo fare (€ permettendo), comprare 2 auto a testa?
Ho già parlato più volte dei problemi reali che incontra chi lavora (che sia dipendente o piccolo imprenditore, ognuno ha i suoi, ma sempre problemi restano).
Ed ora alla mancanza di lavoro, ai prezzi sempre più alti dei materiali, arriva anche la mancanza del materiale sul mercato.
Bene. Manca qualcosa ancora?
Va da sè che già si lavora poco, ma se quel poco ci costa il 40% in più, diventa tutto più difficile; se poi aggiungiamo i costi fissi, affitti, trasporti, costi energetici, tutti in rialzo, e, non ultimo, il costo della burocrazia o, meglio, del cattivo funzionamento della stessa, ecco che la liquidità si riduce ai minimi termini, nonostamte l’oculata gestione che ci ha portati a sopportare faticosamente questi ultimi due anni.
(Vero è che in questi ultimi tempi ho ripreso l’uso del Riopan Gel 😉 – noto antiacido – come ai tempi delle vicende post separazione che gli Amici ben conoscono)
Copio in calce la lettera inviata nei giorni scorsi alla maggior parte dei nostri clienti che, ve lo dico subito, apprezzano la trasparenza che cerchiamo di offrire ed a questo proposito, una piccola nota personale in aggiunta; da un cliente quasi ventennale, ora andato a gambe all’aria per cattiva gestione, lavorarava una persona con la quale nel corso del tempo è nata un’amicizia, basata soprattutto sulla reciproca stima personale.
La (sua) ditta ha chiuso, ma l’amicizia ovviamente è rimasta, anzi si è consolidata.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto un contatto lavorativo e l’amico mi ha scritto:
…. appena arrivato alla XY cominciai a chiedere offerte e fare ordini ad una marea di fornitori, la maggior parte dei quali ora sono ancora miei fornitori o comunque nella cerchia delle mie amicizie.
Le vs. risposte di erano già allora uniche, sia per dovizia di particolari su prezzo, condizioni, consegne ecc..ecc. sia sul meccanismo che portava alla formazione del prezzo stesso.
Chissà perché però me ne ero dimenticato, forse perché nel frattempo io e te abbiamo prodotto un mare di letteratura su altri argomenti che hanno oscurato il nostro breve “trascursus” lavorativo comune.
E questa è la lettera di cui parlavo….
Buongiorno,
mi scuso anticipatamente per la lunga mail che segue, ma ritengo sia molto più facile lavorare se entrambe le parti conoscono la situazione nel dettaglio.
Come saprete il prezzo dell’inox è in costante aumento; solo pochi giorni fa scrivevo:
“…. vi informiamo che per il mese di Febbraio 2011 l’aumento del valore dell’Extra Lega, rispetto al mese di gennaio, è stato in media del +6%. In gennaio, inoltre, sono aumentate anche le basi, in media del +6%…
Con questi ulteriori aumenti il prezzo finale del materiale aumenta in media del + 4% rispetto a gennaio e del + 11% rispetto a dicembre 2010…..”
A seguito di un’interessante conversazione avuta proprio venerdì scorso con una fonte decisamente attendibile, ho saputo che proprio oggi il settore tubi sarà interessato da un aumento che sconvolgerà del tutto i listini in essere, che continua l’instabilità di lamiere e nastri, ma per il settore del lungo, ovvero quello che interessa a noi, si preannunciano aumenti importanti della Lega per i prossimi mesi, con il rischio di un ulteriore ritocco delle base e, fattore questo ben più grave, peggiorerà ulteriormente la disponibilità di materiale sul mercato italiano.
Nel settore barre, è già da un paio di mesi che si fa fatica a trovare il laminato, e si è costretti ad acquistare il trafilato la cui differenza di prezzo è importante, in quanto solo di E.L. si parla di + 67 cent/kg.
Le difficoltà settoriali, solo in parte collegate alla crisi, si sommano all’incendio subìto da un’importante acciaieria e che ha causato una riduzione netta della produzione, poi per ragioni a me sconosciute (ma facili da immaginare) gli impianti di estrazione hanno sospeso le consegne, causando una penuria di materia prima e conseguente aumento di prezzi e termini di consegna.
Vi sono acciaierie che al momento parlano di consegne indicative per maggio-giugno e, su alcuni materiali, addirittura per ottobre.
A questo desolante quadro d’insieme, si aggiunge poi la politica di vendita di alcuni grossi gruppi che negano il materiale all’Italia, ancora nella morsa della crisi checchè ne dicano alcuni, e che quindi ha difficoltà a pagare i prezzi più alti che molti riescono a spuntare in Francia ed in Germania, che pare siano in fase di ripartenza; va da sè che sarebbe poco saggio (dal loro punto di vista) lottare all’ultimo kg. con la concorrenza in Italia per vendere a prezzo basso (si fa per dire), quando già ora si può vendere altrove a prezzi maggiori di 15-20 cent/kg., senza troppa fatica.
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