leggo su Sicurezza Alimentare
L’Agenzia per la sicurezza alimentare Svedese (Swedish National Food Administration) ha investito 2 milioni di euro in una campagna pubblicitaria volta a sensibilizzare sui rischi per la salute soprattutto nei bambini e nelle giovani donne derivante dal consumo di pesce grasso proveniente dal mar Baltico. Questo a causa della presenza di diossina riscontrata in alcune zone.
Nonostante il parere contrario delle NFA il governo svedese per proteggere l’industria nazionale della pesca ha consentito la vendita di alcune varietà come salmone del Baltico, aringhe, trote di mare e lampreda di fiume anche se presentavano valori ben al di sopra dei limiti Comunitari fissati per le diossine e i PCB.
Secondo la portavoce dell’agenzia svedese Christina Lindahl sono poche le persone che erano a conoscenza del reale pericolo per la salute soprattutto per i bambini e per le donne in età fertile.
A tal proposito la NFA a creato un sito web dove si possono trovare tutte le informazioni necessarie e una campagna informativa sugli organi di stampa volta ad informare il pubblico relativamente al consumo di queste varietà di pesce che specialmente per le categorie menzionate dovrebbe essere non superiore alle due o tre volte all’anno.