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Perdere peso con il gel che si gonfia nello stomaco?

in sintesi un articolo di Fabio Di Todaro che leggo su Il Fatto Alimentare che continua il discorso già iniziato con il post precedente circa il dentifricio che fa dimagrire lavandovi i denti.

Ricordo che per la pubblicità di Ipokil gel è stata avanzata una richiesta di censura, ma ad oggi non sono riuscito sapere se siano state prese decisioni in tal senso.

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Il dentifricio miracoloso è solo l’ultimo di una serie di scorciatoie per perdere peso, proposte dalle aziende. Basta saper scegliere i giusti prodotti complementari alla dieta: questo è quanto sostiene chi pubblicizza.

Tra questi, Ipokil Gel è uno degli ultimi approdati sul mercato, con un ampio battage sui principali media nazionali. Il preparato, prodotto da Lloyd Pharma, “è indicato per la riduzione dello stimolo della fame in soggetti in evidente sovrappeso”.

Manca, però, qualsiasi riferimento alla fisiologia umana e ai centri di controllo nervosi della fame e della sazietà, posti nell’ipotalamo.

Come può un prodotto che non è un farmaco – dunque sicuro e qualitativamente valido, ma la cui efficacia è tutta da dimostrare – ridurre la voglia di cibo?

«Non ho trovato studi clinici che provino l’effetto di questo prodotto, perciò il messaggio divulgato è piuttosto subdolo» commenta Luca Elli (gastroenterologo del Policlinico di Milano). «Il meccanismo di azione sembra simile a quello del palloncino intragastrico, utilizzato come procedura endoscopica nel trattamento dell’obesità. Ma a noi non è dato consigliarlo».

Spiega l’azienda: «Il prodotto contiene un ingrediente naturale che, in virtù della sua proprietà di assorbire liquidi, si trasforma in un gel gastrico. Una volta ingerito come “riempimento” prima dei pasti, si espande e si solidifica nello stomaco. In questo modo facilita il raggiungimento della sazietà con una conseguente riduzione dell’appetito». Ipokil Gel, di origine vegetale, «deve essere assunto tre volte al giorno: una bustina un quarto d’ora prima di ogni pasto».

In totale, dunque, ne servono 21 alla settimana. Il costo non è irrisorio: una confezione da trenta bustine non costa meno di 70 euro, se acquistata online. Per un mese di trattamento occorrerebbero dunque tre confezioni: per una spesa di circa duecento euro.

Lloyd Pharma precisa che «il prodotto va assunto in una dieta variata, ricca di frutta e verdura che compensino alcuni effetti sequestranti dei micronutrienti, ipocalorica e adeguata a uno stile di vita sano con un buon livello di attività fisica. 

Poi si raccomanda: L’integrazione può essere controindicata in presenza di patologie acute o croniche o in associazione con qualunque terapia farmacologica che possa interferire sull’assorbimento e sull’interazione di alcuni farmaci. Si sconsiglia l’uso del prodotto in gravidanza, durante l’allattamento, al di sotto dei 12 anni. Per gli over 65 è necessario il consiglio del medico».

Nulla che spieghi chiaramente ai consumatori che l’efficacia è tutta da dimostrare.

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Questa voce è stata pubblicata il 15 aprile 2013 da in Leggo & Pubblico, Persone & Società, Salute & Benessere con tag , , , , , .
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