Non sono un esperto di politica o un attivista di qualsiasi partito, per cui anche questa è da intendersi come una semplice riflessione da uomo della strada, una delle tante opinioni che condivido sul Blog e che, a quanto pare, talvolta sono fonte di ispirazione per qualche Amico; dopo l’ultimo post sulle Europee mi ha scritto Madamin:
Ho cambiato idea sulle elezioni: ho deciso che vado a votare perchè far finire il mio non voto a XY non mi va giù. Voterò sicuramente anche se mi viene il voltastomaco e sono d’accordo con quello che ho letto in questo tuo articolo: non si può votare di pancia.
In questi giorni da una parte si teme, giustamente, l’astensionismo che si è manifestato con prepotenza in altri paesi dove hanno già votato e dall’altra si abbina il risultato delle Europee ad un eventuale ribaltone nazionale.
Per quanto riguarda l’astensione, non posso certo costringere nessuno a votare, tuttavia nei giorni scorsi leggevo in un’intervista che l’80% di quello che succede in una nazione accade a seguito di direttive europee che condizionano pesantemente, nel bene e nel male, la nostra vita. E quindi è di vitale importanza scegliere persone che ci rappresentino al meglio nel Parlamento Euopeo.
Diverso è il discorso del ribaltone o meno a seconda degli esiti elettorali; non so voi, ma io dopo parecchie elezioni nazionali con Scheda bianca, per le Europee ho scelto delle persone da votare; persone che incidentalmente appartengono ad un partito che, per le Nazionali, non voterei. Quindi il mio voto Europeo, non può essere utilizzato quale parametro in ambito nazionale.
Voto e non sono Europeista, pur essendo consapevole che non si può tornare indietro ovvero uscire dall’Euro e dall?Europa, ma sicuramente è necessario rivedere i parametri.
Chi urla Fuori dall’Europa dice quello che la gente vuol sentire dire, facendo la politica di pancia che riempie le piazze, ma che nulla aggiunge. resta il fatto che il Potere, in teoria, lo abbiamo in mano noi, come spiega Becchetti nel suo libro “C’era una volta la crisi”, ma in realtà siano troppo inconsapevoli, pigri, se non ottusi, per capirlo.
Come diceva tempo fa un economista, si è fatta l’Europa senza fare gli Europei ed infatti alla fine dei giochi tutti puntano a tutelare il loro giardinetto e non c’è mai una visione d’insieme.
Ci si sente Europei solo quando bisogna allungare la mano per prendere…
C’è anche da dire che serve un rigore economico, e quindi tagli, ma se imponi ai paesi meno virtuosi una politica economica rigorosa, poi devi dare l’esempio e non sprecare risorse per spostare la sede da Bruxelles a Strasburgo, sprecando mezzo miliardo di Euro.
Quindi andata a votare, per chi volete, ma cercando di guardare queste elezioni con una visione d’insieme.
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apperò un dinosauro 😀
anche se leggendomi ti sarà chiaro quale sia il mio rapporto con FB… 😉
Ti ringrazio per l’invito, ma sono un vetero-luddita, e non ho una pagina FB. Grazie comunque per l’invito.
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sicuri si diventa, Ride Safe.
domani metto il tutto su FB dove, ovviamente, puoi transitare, mollare un mi piace sulla Pagina (che mi serve per farla conoscere, non che mi crogioli nei “mi piace”) e/o iscriverti al Gruppo FB che di fatto è una replica del Blog, con più contenuti, ma mano approndimenti, diciamo più stimoli che ognuno può poi approfondire… (al venerdì anche più informali) che come forse avrai notato quando ho tempo raggruppo nel post settimanale “Pillole da Faceboook”
diciamo che preferisco andare per piccoli passi, anche perchè si rischia, per ignoranza (nel senso di “non sapere le cose”) o di pigrizia intellettuale (nel senso “che mi frega” 😉 ) di sbattere contro un muro.
Pochi concetti, espressi con la giusta semplicità, in un dialogo fra due persone, è più facile da assimilare e, forse, stimolante quel tanto che basta per approfondire.
Permesso accordato, ci mancherebbe altro. Aggiungo pero’ che io non faccio altro che ripetere concetti che sono espressi molto, ma molto meglio di quanto faccia io in un paio di altri blog che si trovano in rete. Sarebbe quindi utile incoraggiare gli interessati a fare un piccolo investimento in termini di tempo, e dare un’occhiata ai due blog in questione.
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On the other hand, come dicono i nostri amici dell’UKIP :-), so per certo che nel momento in cui mettessi il nome dei due blog, un sacco di gente reagirebbe con un ‘ne ho sentito parlare,ma e’ gente poco seria/ senza titoli/ leghista/ ‘.
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Insomma, a te decidere come e in che modo citare le fonti, sapendo a cosa potresti andare incontro.
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Peraltro, hai la mia mail, quindi se vuoi abbiamo anche quel canale di comunicazione.
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sicuri si diventa, Ride Safe.
|una affermazione piena di buonsenso, che eppure sfugge alla maggioranza, mi pare.|
la maggioranza spesso segue chi urla di più e chi ti dice quello che vuoi sentirti dire… resta il fatto, credo, che troppi non si fanno domande, ma prendono per oro colato quello che più gli aggrada… con tutti i miei limiti, ritengo di essere nel complesso una persone di buonsenso o, perlomeno, ci provo, dopodichè posso benissimo sbagliare nelle mia valutazioni, tuttavia cerco di informarmi prima in modo da farmi un’opinione dopo…
visto che, come dici tu, alla maggioranza sfugge il ragionamento, se permetti raggrupperei i tuoi commenti per pubblicarli poi (a tuo “nome” sulla Pagina/Gruppo FB…
>> tuttavia essendoci paesi nell’Europa che non hanno aderito all?Euro, va da sè che la cosa è fattibile…
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una affermazione piena di buonsenso, che eppure sfugge alla maggioranza, mi pare.
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>> dimmi tu se sia fattibile ritornare da dove siamo partiti…
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Bisognerebbe prima di tutto mettersi d’accordo sul punto di partenza. Diciamo che un buon candidato sarebbe la situazione pre-divorzio tra Tesoro e BanKitalia.
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Legalmente, ci sono svariate proposte per denunciare gli accordi Eurozona, non ultimo il fatto che altri partecipanti hanno platealmente disatteso gli impegni, rendendo quindi nullo il patto.
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Per esempio, uno dei primi articoli del Testo di funzionamento dell’Unione dichiara che gli stati membri si impegnano a coordinare le politiche economiche in modo da garantire occupazione e prosperita’ a tutti i membri. Devo aggiungere dettagli, o ci si arriva da soli a capire che questo non e’ successo?
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Dal punto di vista tecnico, il ritorno ad una moneta nazionale e’ un problema gia’ affrontato molte volte in passato, sul quale esiste una ampia letteratura. Re-introdurre la lira non e’ l’aspetto piu’ complicato.
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Uscire dall’euro e’ necessario, ma non e’ ne’ sufficiente ne’ una passeggiata. Stante che l’origine della crisi e’ nell’indebitamento privato (privato, privato, privato, non pubblico, altrimenti come mai sono stati colpiti paesi con un deficit pubblico piccolo, e in discesa, tipo Irlanda?), una restrizione o almeno un controllo piu’ severo nei movimenti di capitale si impone.
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Inoltre, la Banca d’Italia dovrebbe tornare ad essere uno strumento di politica economica del governo, e non una entita’ indipendente.
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Last but not least, c’e’ da demolire il mantra che ‘il mercato e’ sempre la soluzione migliore’, e tornare a dare allo Sato un ruolo importante nell’indirizzo della politica economica del paese. Se qualcuno ci vede pure il ritorno alle Partecipazioni Statali, non ci va molto distante.
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E’ un programma vasto, molto impegnativo, e qualcuno puo’ chiedersi se e’ pensabile metterlo in atto con la classe dirigente attuale. Sono obiezioni sensate, ma prima di tutto occorre prendere le decisioni piu’ urgenti.
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sicuri si diventa, Ride Safe.
Io ho raggruppato il messaggio, “Fuori dall’Euro e dall’Europa”, perchè è così che ce lo vendono gli antieuropeisti, tuttavia essendoci paesi nell’Europa che non hanno aderito all?Euro, va da sè che la cosa è fattibile…
L’esperto finanziario, fra i due, sei tu, è evidente anche da commenti precedenti, per cui circa l’uscita dall’Euro dimmi tu se sia fattibile ritornare da dove siamo partiti…
>> Voto e non sono Europeista, pur essendo consapevole che non si può tornare indietro ovvero uscire dall’Euro e dallEuropa,’
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Ma perche’ sempre unire le due cose? l’Euro non e’ l’Europa, uscire dal primo non vuol dire buttare anche quanto di buono ha fatto la seconda.
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Non si possono unire in una unica moneta paesi con una inflazione diversa, l’unico risultato possibile e’ che quelli con inflazione piu’ alta finiscono con l’essere massacrati economicamente. Nessuna acrobazia linguistica di Zingales e compagnia puo’ occultare questo fatto.
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E’ una realta’ che dovrebbe essere evidente, ma chiaramente non lo e’, e a moltissimi continua ad andare bene cosi’. Pazienza; alla fine lo si capira’, anche se a caro prezzo.
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sicuri si diventa, Ride Safe.
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