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Philadelphia Cuore Cremoso con olive e pomodori: troppi additivi e prezzo elevato

in sintesi un articolo di Valeria Torazza che leggo su Il Fatto Alimentare

Philadelphia Cuore Cremoso è la nuova proposta presente sugli scaffali dei supermercati. Si tratta di un’altra occasione per sfruttare la cremosità del formaggio spalmabile, mescolandolo con nuovi sapori e ingredienti.

Il nuovo vasetto Cuore Cremoso presenta un’ulteriore rivisitazione del prodotto che unisce diverse caratteristiche. La novità riguarda soprattutto la modalità di presentazione a tavola.

Il formaggio è venduto in un barattolo di plastica, ricoperto di cartone che funge da etichetta, disposto sopra un involucro simile alla carta da forno per consentire di estrarre con facilità il contenuto.

Per quanto riguarda gli ingredienti a fianco del formaggio fresco troviamo un nutrito gruppo di additivi che comprendono: addensanti e conservanti, oltre a inulina, destrina, gelatina e amido.

L’inulina, considerata una fibra, è un oligosaccaride di origine vegetale utilizzata anche nei prodotti derivati dal latte per renderli più cremosi.

Il cuore cremoso delle due versioni ai “gusti” olive o pomodori secchi include anche l’olio di semi di girasole, acidificanti, un emulsionante e un conservante.

Cuorecremoso

Una porzione (indicata in soli 30 grammi, decisamente pochi per un adulto) apporta il 4% del fabbisogno energetico giornaliero. Se le calorie sono poche i grassi incidono di più, in particolare i grassi saturi: una porzione rappresenta circa ¼ della quantità di riferimento giornaliera.

Infine il prezzo: la nostra rilevazione ha riscontrato un listino di 15.27 €/Kg pari a 2,29 a confezione, mentre il formato famiglia del Philadelphia tradizionale, il meno caro, oscilla intorno ai 10 €/kg.

Un commento su “Philadelphia Cuore Cremoso con olive e pomodori: troppi additivi e prezzo elevato

  1. Poppea
    15 settembre 2014
    Avatar di Poppea

    Non so’ nemmeno che sapore abbia ma sti spalmabili non mi hanno mai convinto, quando c’era la mensa civile da noi a volte ci davano mi sembra si chiamasse “bucaneve” che era appunto simile al philadelphia

I commenti sono chiusi.

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Questa voce è stata pubblicata il 12 settembre 2014 da in Alimentazione, Cucina & Ristoranti, Leggo & Pubblico con tag , , , , , .