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Un libro: Dimentica il mio nome

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Cosa ci fa una volpe sul portone della chiesa in cui si svolgono i funerali della nonna del fumettista più popolare d’Italia?

Dopo i successi ottenuti con La profezia dell’Armadillo, Un polpo alla gola, Ogni maledetto lunedì (su due) e Dodici, Zerocalcare dà la svolta alla sua bibliografia con la più intima delle sue graphic novel.

Pur restando una storia di fantasia, Dimentica il mio nome ha molto della storia familiare di Michele Rech. Prende spunto dalla morte dell’amata nonna intrecciando ricordi d’infanzia, aneddoti di vita ed elementi del tutto inventati.

L’autore racconta il suo legame con le donne della sua famiglia, la loro importanza nella sua formazione, e quello con la sua città, Roma, e soprattutto il suo quartiere, Rebibbia.

Così, mentre il racconto si sviluppa, svelando i suoi misteri, emerge l’universo sentimentale e affettivo di Zerocalcare. A tratti commovente, sicuramente avvincente, Dimentica il mio nome conserva il tratto tipico del suo autore e la sua sottile ironia. Regalando risate e momenti di riflessione.

Da regalare a: amici nerd (anche poco convinti o aspiranti tali), mamme che non sanno usare il computer e armadilli parlanti. Magari nella bellissima edizione variant con la copertina disegnata da Gipi.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 14 gennaio 2015 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , .
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