Suggerisco di cliccare sul link e leggere con attenzione quanto scritto da Paolo Attivissimo in questo articolo, del quale copio un paio di passaggi giusto per far capire la pericolosità di questo virus per il quale, al momento, non c’è rimedio.
Considerando che un paio di amici, tempo fa, pur non visitando siti a rischio, sono stati colpiti dalla versione precedente di questo malware, nessuno può sentirsi realmente al sicuro.
Se poi penso che c’è ancora parecchia gente che naviga con protezioni minime, aggiornando l’antivirus quando capita (ovvero mai)…
Per quel mi riguarda tutti i miei PC sono protetti da Bitdefender che ho integrato con ASC e Iobit Malware Fighter che già nelle versioni gratuite offrono un bel servizio.
E nonostante tutto, negli ultimi 6 mesi due virus me li sono beccati lo stesso… 😦
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Il ransomware è una delle invenzioni più redditizie del crimine informatico: è un programma ostile che induce la vittima a pagare del denaro ai criminali.
Uno dei metodi è bloccare l’accesso ai dati della vittima cifrandoli con una password complicatissima e poi chiedere soldi per dare alla vittima la password di sblocco.
TeslaCrypt secondo l’analisi di Bromium Labs va specificamente a caccia di oltre 40 fra giochi per PC, piattaforme di gioco e strumenti di sviluppo di giochi.
La tecnica d’attacco è particolarmente letale: basta che la vittima visiti con Internet Explorer (versioni fino alla 11 inclusa) oppure Opera un sito infettato che contiene un componente Flash ostile che scarica e installa il malware sul computer della vittima.
Chi si fa infettare da TeslaCrypt non ha scelta, perché al momento non c’è nessun metodo per scavalcare la cifratura usata da questo malware.
ho visitato il sito di Attivissimo,
se ho capito bene:
a) non c’è la certezza che il virus sia “propagato” solo dai siti del gioco-on-line;
b) colpisce solo chi usa Internet Explorer o ?Opera? Non conosco questo ultimo sistema, ma sembrerebbe che Google Chrome sia esente;
c) disattivando “Flash” (cioè la possibilità per siti terzi di utilizzare la memoria del nostro computer) si riduce il rischio di infezione (operazione questa già consigliata in passato da Attivissimo, e l’avevo messa in pratica);
d) impostare il computer in modo che, per qualunque modifica o accesso di terzi (es popup) venga segnalata la richiesta ed occorra autorizzazione espressa del “dominus” (che vorrei restare io…)