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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Omicidio ad Istanbul

di Joseph Kanon

Newton Compton – Pagg. 468 – € 5,90 > lo vendo ad € 1,80 + spese spedizione

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Trama: La seconda guerra mondiale si è appena conclusa, e a Istanbul i servizi segreti si preparano a lasciare la città. Per l’uomo d’affari americano Leon Bauer, che ha svolto diversi incarichi sotto copertura a sostegno degli alleati, c’è un’ultima missione da portare a termine: prendere in custodia un disertore e nasconderlo per un paio di giorni, fino a quando un aereo statunitense non verrà a prenderlo.

Un lavoro apparentemente semplice, quasi di routine, ma qualcosa va storto. Mentre Leon sta per eseguire la consegna, nel buio partono dei colpi di pistola e un uomo si accascia sulla banchina del porto.

Da quel momento Bauer si ritrova coinvolto in un oscuro intrigo: chi è la talpa che ha mandato all’aria i piani? E chi è davvero l’uomo che sta proteggendo?

Tentando di sfuggire ai russi, alla polizia e ai servizi segreti, Leon dovrà infrangere le regole e scoprire le reali intenzioni di chi lo circonda, in una serrata caccia all’uomo tra bazar, moschee e antichi palazzi abitati da figure ambigue e donne affascinanti, nel dedalo di una città ingannevole come le calme acque del Bosforo.

Letto da: Paolo

Opinione personale: Non conoscendo l’autore, ho scelto questo libro basandomi sulla trama che mi sembrava interessante, ma sicuramente non mi baso sui giudizi eclatanti scritti sulla quarta di copertina, anche se nel momento in cui Scott Turow (non l’ultimo arrivato) scrive “Sensazionale. Nessuno scrive con lo stesso stile e suspense, per non parlare delle storie, di Joseph Kanon. Una lettura straordinaria.” forse qualche aspettativa in più prende corpo mentre stai per acquistarlo.

D’altro canto la mia è un’opinione personale, come quella di Turow, e mi spiace ammetter di aver fatto quello che forse mi capita di fare due volte all’anno ovvero ogni 25-30 libri: leggere velocemente, anche saltando un pò di pagine, pur di terminare la lettura, di una noia degna di nota.

Turow, tu chiamala suspense, se ti va… 😉

La storia, invece, avrebbe potuto essere interessante come sembrava, se non fosse stata scritta così, accartocciandosi su se stessa, senza mai catturarmi, anzi il contrario.

Il personaggio principale è poco credibile in quel ruolo, incapace di gestire una situazione che gli è sfuggita dalle mani, non per colpa sua, perlomeno non inizialmente; le vicende personali di leon, sicuramente alla base del suo agire, prendono troppo spazio, unitamente ad altri risvolti sentimentali, togliendo però spazio a quella suspense che avrebbe potuto, e dovuto, esserci in una storia come questa.

Si è capito, non mi è piaciuto affatto, ma considerando che costa poco e che fortunatamente non abbiamo tutti gli stessi gusti, puoi anche provare a leggerlo, metti mai…

 

 

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 3 novembre 2015 da in L'angolo dei libri - le nostre recensioni con tag , , , , , .
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