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Trama: Il secondo caso della cuoca Katharina Schweitzer. Ancora sotto choc per l’imprevedibile epilogo della sua avventura a Colonia, Katharina Schweitzer viene richiamata d’urgenza a casa per gestire la modesta locanda dei genitori nella Foresta Nera.
Il rientro non sarà una passeggiata per la chef che, oltre a fare i conti con la madre infortunata e tirannica, si troverà presto a inciampare in un omicidio misterioso. Nel fondo di una cava viene trovato morto Konrad Hils, leader del comitato contro la costruzione della pista da sci indoor.
Tra torte con panna, cioccolato e ciliege, battute di caccia ad alto tasso alcolico e distillerie casarecce, solo il fiuto sopraffino della cocciuta Katharina riuscirà a non farsi confondere. Ad aiutarla, come sempre, l’amica Adela, questa volta un po’ distratta dai modi gentili del commissario Eberle.
Letto da: Paolo
Opinione personale: Della stessa autrice ho già letto Delitto al pepe rosa e se alla prima occasione ho acquistato questo secondo libro, un perchè ci sarà. 🙂
Contrariamente a quanto accaduto nella prima indagine, in questo caso Katharina prende il sopravvento su Adela, l’amica osteritrica, qui distratta dall’innamoramento per il disilluso commissario Eberle.
Una lettura piacevole, ma ovviamente è un giallo anomalo, dato che la cucina tende a rubare spazio al crimine, ma in ogni caso ci si fa anche una cultura gastronomica locale.
Visto l’avvicinarsi delle vacanze, un libro adatto da portarsi in spiaggia, anche se consiglio di partire dal primo in modo da capire al meglio sia Katharina sia le vicende correlate.
Nelle note finali troverete anche le ricette dei piatti tipici citati nel romanzo.