Un manuale per condividere tra gli utenti della strada il buon senso e l’esperienza, elementi indispensabili per ridurre il rischio di incidenti stradali anche a prescindere dal rispetto del codice della strada.
Il “Manuale dell’intelligenza stradale condivisa” è frutto delle attività di ascolto svolte durante la campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale “Incroci di vita”, promossa e organizzata dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna.
La campagna è andata a incontrare gli over 65 in luoghi di socializzazione e aggregazione particolari: alcune Università della Terza Età sparse su tutto il territorio regionale e il Comune di Reggio Emilia.
Agli incontri hanno preso parte corsisti delle Università e rappresentanti delle associazioni locali impegnate sul tema della sicurezza stradale, i sindacati dei pensionati, enti e associazioni che si occupano della cura di centri sociali e assistenza anziani; associazioni sportive.
Il risultato di questi incontri è appunto il contenuto del Manuale, organizzato seguendo una sorta di dialogo tra utenze diverse della strada.
Troviamo così, ad esempio, le richieste e i consigli dal pedone al ciclista, e viceversa.
Non solo: troviamo anche suggerimenti e richieste rivolte alle pubbliche amministrazioni e una sorta di classifica delle “paure” degli over 65 quando camminano o pedalano per strada.
Tutto bello e perfetto…. ma il punto di vista dei lavoratori che con i veicoli ci viaggiano sempre (tipo io) ???
oppure il punto di vista dei giovani che la “patente” manco la vogliono più??
Ok che sono utenti deboli e psesso inascoltati.. ma avere solo il loro punto di vista mi sembra un errore.