Premessa: A differenza di quanto ha appena detto un noto giornalista alla radio, che gli italiani preferiscono non fare, io ribatto che è giusto che la Raggi faccia, ma per la città e per i cittadini, quello che può, visto che le casse sono vuote ed i problemi invece non mancano.
E che le Olimpiadi non siano un affare per i cittadini normali, lo puoi capire leggendo l’intervista più sotto…
La candidatura di Roma per le Olimpiadi è un tormentone, iniziato tempo fa e così come allora io sono contrario, per le ragioni spiegate già nel 2012 e che ritengo sempre valide. Per approfondire leggi anche questo articolo di Lettera43.
Detto questo il Coni ovvero Malagò può dire quello che vuole, ma per quanto riguarda le Olimpiadi a Roma io sto con la Raggi ed integro questa presa di posizione con quanto letto in un’intervista (di Ferdinando Cotugno, per Vanity Fair) a Christopher Gaffney, geografo dell’Università di Zurigo, che ha vissuto gli ultimi 7 anni a Rio de Janeiro per misurare gli effetti dell’Olimpiade.
E’ il modello di business del Cio ad essere nocivo: l‘evento costa sempre più del previsto e spesso sono le città a dover coprire la differenza.
Presto nessuno vorrà più ospitare l’Olimpiade, già nella corsa ai Giochi invernali del 2022 erano rimaste solo due città, Almaty e Pechino. E per il 2024 anche Parigi e Los Angeles potrebbero lasciare.
A Rio c’è stato un beneficio a breve termine, la disoccupazione è calata, gli stipendi sono saliti, i servizi migliorati. Ma bisogna capire chi li manterrà dopo, visto che lo Stato di Rio ha dichiarato bancarotta.
Intanto la speculazione ha fatto salire i costi delle case del 275%, la città è diventata più cara e l’aumento degli stipendi ha compensato.
E’ successo anche in città più equilibrate come Vancouver o Londra, e succederebbe anche a Roma.
Nelle città olimpiche chi è ricco può sostenere l’aumento dei costi e magari pagarsi il biglietto per le gare.
La classe media ed i poveri vedono solo peggiorare la loro vita.
Il punto è: volete costruire una nuova linea della metro? Fatelo.
Se lo fate per i Giochi, costerà il doppio. E’ teoria economica: se i tempi sono stretti e le infrastrutture da costruire tante, tutti ci lucrano, salgono i costi di produzione e quelli dei materiali.
Ed una volta archiviata Roma, prepariamoci ad un nuovo tormentone: “Olimpiadi 2028 in Lombardia? Si può fare. Ora tifiamo Los Angeles e poi pensiamo a noi”
P.S. Come scrive Luca Bottura:
Fossi stato la Raggi, avrei detto una cosa semplice e dritta: ma vi pare che ci imbarchiamo in questa avventura insieme a Malagon de’ Malagoni e Montezemolo, cioè due che hanno sulle spalle i disastri dei Mondiali di nuoto del 2009 e di Italia ’90?
Sarebbe stata una precondizione perfetta per oggettivare il no: “Cambiateli e ne parliamo”. Non li avrebbero cambiati. Sipario. Applausi.
Concordo con la sindaca Raggi.
Infatti alle elezioni comunali lo aveva detto fin da subito che per quanto LA riguarda le Olimpiadi a Roma non le avrebbe fatte fare… Unico neo è che aveva proposto un Referendum cittadino per sapere cosa ne pensavano i romani.. ma vabbè anche così.
Lo sappiamo tutti dei motivi del Sig. Malagò… Lui e i suoi amici avevano già speso centinaiai di migliaia di euro (dell’Ente che controlla CONI) per le Olimpiadi di Roma… e che ora non facendole più non gli saranno restituiti dal Campidoglio.
Ben gli stà a vendere la pelle dell’orso prima ancora di averlo ucciso.