Se mezza Europa agisce in modo tale da proteggere il consumatore, secondo voi noi siamo nella “mezza” giusta?
Ovviamente no, per cui anche se ho scarsa fiducia nella Ministra Lorenzin, tentar non nuoce, visto che ogni tanto si porta a casa il risultato.
Francia, Svezia, California, Austria, Belgio, Danimarca, Argentina, Brasile, Ecuador…sono solo alcuni Paesi che in un modo o nell’altro hanno deciso di dire NO al BPA (Bisfenolo A) tutelando i consumatori ed in particolare gli individui più vulnerabili, i bambini.
Il Bisfenolo A è una sostanza chimica usata prevalentemente in associazione con altre sostanze chimiche per produrre plastiche e resine in articoli da cucina, articoli per la nutrizione di bambini ed imballaggi per alimenti.
E’ una sostanza classificata come interferente endocrino, in grado di influenzare il metabolismo dell’organismo e del sistema immunitario.
Riportando in etichetta la presenza di BPA ognuno di noi sarebbe cosciente e libero di scegliere se acquistare o meno un prodotto contenente questa sostanza.
clicca sul link per firmare la petizione promossa da Luca Foltran (esperto di sicurezza dei materiali e collaboratore de Il Fatto Alimentare)
clicca per firmare: Petizione · Ministero della Salute: Bisfenolo A (BPA) in etichetta in imballaggi e articoli per la nutrizione di bambini. · Change.org