di Alan Bennett
Adelphi – Pagg. 95 – € 9,00
Trama: Trovare la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l’arrosto che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto.
E l’allibita vittima -in questo caso un avvocato londinese agiato e pedante- ha tutto il diritto di pensare a una beffa del destino, o a una nuova formula, certo piuttosto radicale, di candid camera.
Travolti da una realtà truce e demenziale, l’avvocato e la sua spenta consorte si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspense, dal quale schizzano fuori, come da una scatola a sorpresa, colpi di scena turbinosi.
Questo racconto suscita una reazione pressoché unica nella letteratura degli ultimi anni: una ilarità che assale sin dalle prime righe e, quanto più si procede, tanto più essa si mescola con la percezione di una inquietante perfidia.
Letto da: Paolo
Opinione personale: Il libro ed il tipo di scrittura, sicuramente surreale, può piacere o meno; a me ad esempio Nudi e crudi non è piaciuto, il che in ogni caso resta un parere soggettivo.
Vero che la storia è uno spunto di riflessione sull’importanza che diamo al possesso di cose delle quali poi possiamo fare a meno; resta il fatto però che “l’ilarità che assale dalle prime righe” proprio non l’ho vista.
Leggendo altre opinioni su Feltrinelli.it ho visto che i giudizi dall’acuto e divertente al mi ha deluso sino ad un lapidario soldi buttati.
Hanno tutti ragione, dato che le opinioni e le sensazioni che ricaviamo dalle letture sono personali; considerando il basso costo, tentar non nuoce.
A testimonianza del fatto che le opinioni sono personali, ecco quella di Mikychica.lettrice
Sulle note di Mozart si compie un misfatto. I coniugi Ransome non avevano fatto altro che trascorrere una serata all’opera a sentire “Così fan tutte “.
Al rientro nel loro appartamento non troveranno più nulla … persino la carta igienica, lo scopettino del gabinetto, la moquette.
Un fatto singolare, un furto in piena regola, ma questa situazione grottesca è solamente un pretesto per sondare il territorio coniugale di questa coppia di mezza età.
L’autore con un testo estremamente ironico, con un racconto tragicomico ci fotografa quella società ricca di pregiudizi e preconcetti.
Quindi la coppia è costretta a ricominciare tutto dal principio, e saranno così costretti a relazionarsi con il mondo esterno, e così si ritroveranno davanti ai loro limiti e tabù.
Questa nuova convivenza gli indurrà ad avvicinarsi e conoscersi, forse, per la prima volta.
L’atto finale è rivelatore, nelle ultime pagine c’è la riflessione e sono quelle più sensate di tutto il racconto, e mi hanno lasciato un po’ di amarezza. Una penna arguta che riesce a trasportare il lettore.