Un libretto da tenere in borsa e aprire nei momenti di sconforto, chiuse in macchina in preda ad un attacco di pianto o nel supermercato mentre facciamo l’ennesima spesa per i nostri insaziabili figli.
Giordana ci riporta con i piedi per terra e riconduce le mamme a sentire con la pancia e con il cuore anziché con la testa che le vuole perfette, invincibili, potenti e amorevoli.
E sì perché la gravidanza, come la nascita e come la vita è una questione di terra e di gravità, una questione di sensi fisici e spirituali che poco hanno a che vedere con la performance.
La maternità è per Giordana «una delle più grandi espressioni della nostra creatività, e quando la forza creativa viene sprigionata possiamo trasformarci nel meglio di noi stesse».
È una magia, quindi, per la donna più che per i figli, che hanno tutta la vita davanti per scoprirne la meraviglia.
È la donna che con la maternità si separa dal mito di essere figlia, e finalmente guadagna il potere di essere creatrice.
Finalmente della sua vita.
(Fonte: http://27esimaora.corriere.it)