Leggo di questa interessante provocazione de Il Fatto Alimentare con la quale cercano di fare chiarezza una volta per tutte alla disinformazione creata dalle false notizie (altro che fake news, #dilloinitaliano) che invadono i social (vedi alla voce Webeti), ma soprattutto i quotidiani che pubblicano con superficialità e senza mai approfondire.
Se vuoi approfondire, clicca qui: Bufale alimentari
Qui una sintesi dell’articolo de Il Fatto Alimentare:
La vicenda del doppio e triplo concentrato di pomodoro importato dalla Cina aggiunto ai prodotti “Made in Italy” all’insaputa dai consumatori, assomiglia sempre di più a una grande bufala.
Grazie alla nuova legge milioni di consumatori scopriranno che il concentrato di pomodoro cinese nei prodotti italiani è una grande favola, perché sarà molto difficile trovare nei supermercati un solo vasetto che ne dichiara la presenza.
Coldiretti plaude ai nuovi provvedimenti e confida di scovare le aziende che, approfittando di una legge ambigua, indicano sull’etichetta “Made in Italy” anche se utilizzano concentrato importato.
La caccia al pomodoro cinese nascosto in salse e sughi è quindi iniziata, anche se sarà molto difficile trovare vasetti che ne indicano la presenza, visto che la quasi totalità dei prodotti italiani in vendita nei supermercati non lo usa.
È giusto fare sapere ai consumatori che da anni il concentrato non figura nell’elenco dei prodotti sottoposti a sequestri o ritiro dal mercato per motivi di carattere igienico-sanitario.
In ogni caso dal mese di agosto chi usa doppio o triplo concentrato cinese, californiano, egiziano… dovrà dichiararlo sull’etichetta anche se il decreto prevede la dicitura “UE” oppure “non UE”, non il Paese preciso di provenienza.
A questo punto diamo il via ufficiale alla ricerca e chiediamo ai lettori di segnalarci e inviarci le foto dei prodotti preparati con concentrato di pomodoro straniero.
Integro con questo post pubblicato tempo fa che riassume il mio punto di vista su queste bufale alimentari: Coldiretti spesso non fa informazione, ma “politica”….