«Alla luce di quanto oggi sappiamo della vita di Simenon, per sue dirette ammissioni, i turbamenti erotici del protagonista appaiono come un’adombrata liberatoria confessione: “Una fame di sesso puro, se così posso esprimermi senza far sorridere, ossia che prescindesse da qualsiasi considerazione sentimentale e passionale”. Sono le parole di Gobillot, di fronte all’irrefrenabile impulso che lo governa…». (Piero Gelli)
L’opinione personale di R.V.: Una vita apparentemente perfetta, quella di Lucien Gobillot, avvocato di successo, una posizione di prestigio, carriera ben avviata, uomo maturo e prudente con un bel matrimonio di facciata, una vita invidiata da molti, in una società parigina, dove conta più l’apparenza che la sostanza.
Poi l’arrivo improvviso di Yvette la ragazza col il viso da bambina e da vecchia allo stesso tempo, un misto d’ingenuità e furbizia … d’innocenza e di vizio, è uno scossone nella vita di Lucien, che mette in discussione la propria esistenza.
L’atmosfera cupa e malinconica, tinta di giallo e di mistero, con la grande maestria di Simenon di saper mischiare in maniera elegante i sentimenti con la giusta dose di erotismo, rendono la lettura di questo romanzo estremamente piacevole.
La vita perfetta di Lucien in realtà non esiste, Yvette potrebbe essere la sua salvezza o la sua disgrazia … un errore o una leggerezza dell’avvocato che ormai ha perso la testa per la ragazza, porta la storia verso un finale struggente e inaspettato.
Per me un ottimo libro.