di Gianna Baltaro
golem Edizioni – Pagg. 167 – € 14,00
Trama: Nel tranquillo Borgo Po, si trova la pensione al centro di questa misteriosa vicenda. Un attore affascinante e ambiguo viene ucciso nel suo camerino la sera stessa della prima.
L’ex commissario Andrea Martini, chiamato a risolvere il mistero, riuscirà anche questa volta a individuare l’assassino.
Letto da: Paolo
Opinione personale: Leggendo la quarta di copertina ho notato che l’autrice è stata accostata ad Agatha Christie e Geoges Simenon.
Dal mio punto di vista, Simenon proprio no, dopo di che si tratta di un giallo che si svolge nel 1934, per cui in un periodo tipico della Christie, però l’accostamento finisce qui.
Non è che non mi sia piaciuto, ma l’ho trovato un po’ facile e datato; vero che si svolge negli anni ’30 del secolo scorso, ma vero anche che le storie della Christie, tanto per restare sull’accostamento iniziale, le leggo ancor oggi senza problemi di adattamento.
Il libro è abbastanza breve, l’indagine si sviluppa con i giusti tempi, ma si risolve forse in maniera frettolosa, per cui nella mia classifica personale gli assegno un Medio, ma in ogni caso non è una lettura che sconsiglio; magari suggerisco un acquisto ad un prezzo inferiore, che 14 € sono un po’ troppi.