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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: La libreria del tempo andato

Miranda è cresciuta in mezzo ai libri. Letteralmente. Da bambina, infatti, passava ore e ore a vagare tra gli scaffali di una libreria, giocando alle cacce al tesoro letterarie che il proprietario, suo zio Billy, organizzava per lei.

Grazie a lui, Miranda ha imparato ad amare quei mondi d’inchiostro racchiusi tra le pagine, il profumo inconfondibile della carta, il mosaico variopinto delle copertine. Un giorno, però, quando lei aveva dodici anni, la madre aveva all’improvviso tagliato i ponti col fratello e l’aveva portata via, lontano da lui e dalle sue avventure.

Ma ecco che, sedici anni dopo, Miranda riceve una lettera: lo zio Billy è morto e le ha lasciato in eredità la libreria. E così Miranda decide di tornare a Los Angeles, nel luogo che ancora custodisce i suoi ricordi più felici.

Accanto alla cassa, c’è una citazione della “Tempesta” di Shakespeare. Per Miranda, quel messaggio è chiarissimo: è l’inizio di una nuova caccia al tesoro. L’una dopo l’altra, Miranda raccoglie le molliche di pane disseminate dallo zio, incamminandosi lungo un sentiero costellato di citazioni letterarie e segreti taciuti troppo a lungo.

E, cercando tra le pagine dei romanzi che hanno segnato la sua giovinezza, Miranda non solo scoprirà la verità sullo zio e sulla loro separazione, ma si renderà conto che quella libreria è la sua casa e il suo destino…

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Questa voce è stata pubblicata il 13 giugno 2019 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , .
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