“C’è un Paese che sta combattendo una vera e propria battaglia, non è retorica questa, e un Paese che vive un’altra realtà come se questa situazione non gli appartenesse, impegnata a trovare il cavillo per poter aggirare i divieti” (Cit. Franco Gabrielli capo della @poliziadistato)
Però dovremo ricordarci anche chi questa emergenza l’ha alimentata con violazione delle norme, cattivi comportamenti e totale disprezzo della salute pubblica.
Ad esempio…
Mi scrive un’amica che lavora in una struttura militare nel Lazio: “il comandante, il capo di Stato Maggiore ed altri colonnelli sono andati ad una cena di bersaglieri a Roma, 180 persone, quando già si raccomandava di evitare assembramenti.”
Mi scrive un’amica di Genova: “Ho visto la vicina di sotto ieri (mentre uscivo per andare a fare la spesa per 10 gg) e questa tranquilla che andava a prendere il caffè da quella del quarto piano… sono rimasta scioccata, disgustata.”
Mi scrive Luisa dalla provincia di Brescia: “Oggi ambulanze 🚑 ed eliambulanza non hanno tregua.”
ed aggiungo io: Ma voi continuate ad andare in giro, tranquilli, muoiono solo gli altri. 🤔 o forse no….
Non scrivete “andra’ tutto bene” da tutte le parti per poi uscire delle ore con la scusa del cane oppure a comprare due cose.
Con migliaia di morti nulla puo’ andare bene, ma potrebbe finire “meno peggio” con un minimo di impegno personale; e se anche ve ne fregate del prossimo cosa siete? Tutti orfani? Nessuno con genitori, mogli o figli che potrebbero ammalarsi e morire? Hai letto bene? MORIRE! 🕇🕇🕇
Un cazzo di pacchetto di sigarette, un giornale, un aperitivo o una corsetta valgono piu’ di una vita?
Si? Se si dimmelo che ti sputo in faccia!
➡ E non chiamatelo sacrificio, restare in casa e’ un Dovere!
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“questo e’ un altro discorso” perche’ il mio post era incentrato su quelli che se ne fottono degli altri, visto che e’ innegabile, ritengo, che quando il contagio avviene per contatto ravvicinato, va da se’ che riduci al minimo i contatti, riduci anche la diffusione. In questo caso quindi chi ha spostato il discorso altrove sei stato tu. Lo Stato siamo noi e lo abbiamo dimenticato da decenni. E mi pare che qui non ti sia mai stato tolto lo spazio per lamentarti, ma in ogni caso se io parlo di persone e di comportamenti e tu di politica, ammetterai di essere fuori tema.
>> ma questo è un altro discorso.
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E’ sempre un altro discorso. E’ una strategia di comunicazione che mira ad usare una litania continua di supposte emergenze per nascondere le responsabilita’ di chi governa. C’e’ stato il razzismo, il riscaldamento globale, la farsa del femminicidio, il fascismo, l’hate speech…ed ogni volta e’ sempre un altro discorso, ogni volta non bisogna fare polemica perche’ c’e’ una emergenza. Ogni volta, nel nome del solito ‘Fate Presto’ se ne approfitta per soffocare il dibattito e imporre misure antidemocratiche. Ed e’ una strategia che funziona, perche’ pure chi subisce queste decisioni plaude e partecipa alla caccia all’untore del giorno; ieri era l’odiatore da Twitter, oggi e’ il runner al parco.
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>> lo Stato siamo noi
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Abbiamo al governo una coalizione formata da un partito in via di dissoluzione ed uno che non vince le elezioni da otto anni. Un ministro dell’Economia che sta cercando a tutti i costi di farci fare la fine della Grecia, via MES. Un PdC che limita i diritti costituzionali a botte di decreti personali (nota. un decreto legge va discusso in Consiglio dei Ministri e convertito in Parlamento, mentre per un Decreto del PdC non serve ne’ l’una ne’ l’altra cosa). Un Presidente della Repubblica che e’ il primo responsabile e sponsor di questo esecutivo, ed assiste a questo scempio della Costituzione e delle liberta’ personali senza dire bau.
E lo Stato siamo noi, e qundi non abbiamo diritto di lamentarci dei disastri compiuti?
Ma manco per sogno!
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sicuri si diventa, Ride Safe.
Come detto nel post in evidenza da giorni, il Blog non è operativo, se non saltuariamente, ma lo è su Twitter dove dall’inizio si è puntato il dito sul Sindaco milanese che faceva la paraculate con i cinesi auspicando la riapertura dei voli o mangiando il raviolo, fermo restando che il virus non lo si prende con gli alimenti.
Detto questo nessuna responsabilità oggettiva per la moltitudine di milanesi (e non solo, come mostrano le immagini dei francesi a Bordeaux giorni fa) che appena c’era il sole se ne andavano al lago, come sui navigli? Non i coronaparty in altre città con decine di giovani stipati a … fare cosa? esorcizzare un nemico che si diffonde proprio sfruttando il contatto ravvicinato?
La politica degli ultimi decenni ha le sue colpe, come peraltro in ogni emergenza, spesso evitabile, del paese, ma questo è un altro discorso.
Resta per quello che mi riguarda la responsabilità dei singoli, perchè resta il fatto che lo Stato siamo noi e questo fottersene degli inviti/divieti a circolare per niente, dimostra che abbiamo poco da lamentarci se lo Stato non funziona, visto che moltissimi cittadini ci mettono del loro per non farlo funzionare.
Casualmente, dopo l’inasprimento dei limiti di circolazione, in Lombardia c’è stato un calo dei movimenti e sempre casualmente, s’intende, ieri è stata la prima giornata in un mese che ha mostrato una minima tendenza al ribasso. Chissà se gran parte di quel 40% che girava qua e là (escluso gli essenziali) fosse rimasto a casa (come fa il restante 60%) … avremmo avuto una diffusione più contenuta e forse più gestibile?
>> Però dovremo ricordarci anche questa emergenza l’ha alimentata con violazione delle norme, cattivi comportamenti e totale disprezzo della salute pubblica.
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Trent’anni di tagli alla sanita’ pubblica, settimane di #abbracciauncinese e di comunciazioni ondivaghe sull’utilita’ delle mascherine, e adesso i responsabili di queste politiche scellerate puntano il dito sui runner, o su quelli che portano il cane a pisciare?
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Il tutto con l’aiuto di gente che e’ passata in poche settimane da ‘Aprite i confini! ‘ a ‘Non uscite dal vostro comune’, ed ora sfoga le sue frustrazioni giocando allo sceriffo
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Sicuri si diventa, stay safe.