Rok ha un problema di salute o forse no, ma probabilmente si. 😦
A maggio, dopo mesi di attesa, la visita dal neurologo che le ordina un esame da “fare con calma” per poi farsi rivedere e le anticipa una diagnosi fastidiosa, ma gestibile.
Leggi anche: Lombardia: devi fare una visita dal neurologo? Aspetta e spera…
Fine settembre, si fa l’esame, che è negativo, 🙂 ma intanto la visita dal neurologo viene spostata dall’ospedale al mese successivo e presso un altro ospedale.
Ottobre, visita da un neurologo, diverso dal precedente che per prima cosa esclama: “ma che ci faccio con questo esame”.
Ehi cretino, dillo al tuo collega, non alla paziente, che è già in ansia di suo.
Ipotizza una diagnosi peggiore, che ovviamente mette in ansia Rok (e non solo lei) e prescrive un altro esame.
Esame prenotato per il 13 novembre e visita nei giorni successivi.
Dopo 3 giorni chiamano e spostano l’esame al 9 dicembre.
Va da sè che devi spostare la visita già prenotata e te la danno per il 17 dicembre e così i tempi si allungano e l’ansia dell’attesa del responso aumenta.
Ieri hanno annullato la visita a data da definire. Lecito pensare che si vada a gennaio 2021….
Spostano gli esami, annullano le visite.
Pensi che spostino i medici nei reparti Covid, poi leggi che “in Lombardia solo il 5% dei camici bianchi di rinforzo è impegnato nei reparti anti Coronavirus”
Se non spostano i medici nei reparti Covid, perchè cazzo continuano a spostare esami e visite?
Nota a margine.
Mio padre ha avuto un problema ad un occhio: nulla di grave, ma necessita di una visita che avrebbe fatto a pagamento dal suo oculista di fiducia.
Dico “avrebbe” perchè essendo in Zona Rossa l’oculista deve tenere chiuso lo studio perchè ritenuto “non essenziale”, al pari del medico-osteopata che segue mio padre per i dolori alla schiena.
Quindi, in ospedale non riesci ad essere curato, ma in ogni caso ti invitano a non andare, i privati devono tenere chiuso, che si fa?
Intanto la Regione Lombardia continua a raccomandare la vaccinazione, dimenticandosi di dire che non c’è vaccino a sufficienza ed ascoltando questa intervista capisci anche perchè.
Il neurologo ha raccomandato a Rok di farsi vaccinare ed il medico di base ha sbottato, perchè “questi specialisti che raccomandano le vaccinazioni dovrebbero sapere che non abbiamo abbastanza vaccini neanche per i soggetti fragili.”
Ed infatti prima di metà novembre non ci sono speranze in merito, ma in ogni caso restano speranze, perchè di garanzie non ce ne sono.
Facendo un po’ di ricerche sono riuscito a trovare una struttura dove Rok può fare il vaccino, a pagamento, (50 €) anche se Regione Lombardia dovrebbe farglielo gratis.
Prima di arrivare a questa soluzione avevo provato a fare la prenotazione tramite il Portale della Regione, scoprendo che per noi che abitiamo in provincia non ci sono disponibilità; inserendo invece i dati di mia mamma, residente a Milano, ci sarebbe disponibilità per il 25 novembre presso l’Ospedale Militare.
Purtroppo arrivano le solite fisse degli anziani “ma andare all’Ospedale Miitare non mi piace”… allora chiama il medico di base che le dice che forse dopo al 18 novembre… ma ormai si va avanti a “forse, potrebbe…” ed allora le dico che se vuole, pagando, posso provare a prenotare nello stesso centro dove andrà Rok.
Mia mamma dice di si, mio padre nicchia perchè, conosco il mio pollo, non vuol spendere i 50 € e poi “il vaccino per l’influenza non è mica un salvavita…”.
Gli rispondo che se alla tua età prendi l’influenza potresti avere problemi a prescindere ed intanto indebolisci il sistema immunitario e se prendi anche il Covid come va a finire lo sai … poi vedi te.
Cede e quindi invio la richiesta per entrambi. Adesso vedremo.
Per quel che mi riguarda, essendo paziente fragile il mio nuovo medico di base una volta conosciuta la situazione ha detto che mi avrebbe fatto il vaccino non appena disponibile ed infatti me lo ha fatto un paio di settimane fa; per il pneumococco invece è stato costretto a rimandarmi a metà novembre dicendo che “se me ne avanza glielo faccio più che volentieri…”
Ho precisato che si tratta del nuovo medico di base in quanto quello precedente, che già in altre occasioni aveva dimostrato un’indolenza che rasentava il menefreghismo, quando gli avevo fatto presente la necessità di essere vaccinato, spiegando le patologie passate, di fatto ha ritenuto che non rientrassi nei soggetti a rischio, ragion per cui “se trova il vaccino in farmacia, glielo faccio… ” (sottotitolo: sennò cazzi tuoi).
Un atteggiamento che è stato la goccia che fa traboccare il vaso per cui mi sono recato all’URP in Comune ed ho cambiato medico.