L’Opinione personale di Confusa:
“Avendo fuggito ogni altro lavoro per paura, mi ritrovo a fare il lavoro che fa piú paura a tutti”
La potenza di questo libro sta nel raccontare la malattia mentale dove e come si esprime, sviluppa, esplode, con un ritmo tutto suo, come una musica intensa e particolare, grazie ad una strana, coinvolgente forma poetica.
“Noi siamo come i pescatori che vanno al mare: prima d’imbarcarsi e prendere il largo chiediamo le previsioni meteorologiche.
Calma piatta, mare mosso, agitato. Burrasca in arrivo. Sull’uscio ci fermiamo e ci mettiamo la cerata nel vento.”
C’è dentro tutta un’umanità sulla soglia della follia, ci sono tragedie, fallimenti, piccoli, grandi traguardi, dolore, gioia, amore, attenzioni, gesti, ricordi, parole…
parole che raccontano esperienze, pezzi di vita racchiusi in queste pagine che mostrano in trasparenza uomini e donne davanti allo specchio intenti a scrutare l’abisso e a lottare con i propri demoni.
Un libro emozionante, veritiero, che scavando nel profondo, riesce a commuovere e a far riflettere parecchio.
Non è un romanzo, non è un saggio, è una storia che contiene noi stessi.
La descrizione a parole non rende…bisogna leggerlo.