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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Risacca bretone

di Jean Luc Bannalec

Beat – Pagg. 336 – € 9,99 (Ebook)

Trama: È un’incantevole mattina di maggio a Concarneau, la «città blu» della Cornouaille, gioiello della Bretagna, ma non per il commissario Georges Dupin. Mentre ordinava il suo terzo caffè all’Amiral, lo squillo del telefono lo ha fatto trasalire. Alle isole Glénan, covo di pirati e corsari nei secoli passati e ora piccolo arcipelago prediletto dal turismo internazionale, sono stati rinvenuti tre cadaveri.

Parigino nel midollo, esiliato in Bretagna ormai da quattro anni, Dupin detesta tutto ciò che ha a che fare con il mare. È dunque con estremo fastidio che si vede costretto a calarsi fino alla cintola nelle fredde acque dell’Atlantico per raggiungere la costa settentrionale dell’isola di Le Loc’h, dove giacciono i tre corpi. Si tratta di tre uomini, tutti più o meno sulla cinquantina, dall’identità ignota.

Alle Glénan si registrano forti tempeste, e con ogni probabilità i corpi sono stati depositati dall’ultima alta marea: i vestiti sono lacerati in più punti e su braccia e schiena sono visibili orrende ferite, ricoperte di alghe. La scena del ritrovamento suggerisce un tragico incidente. Tuttavia, nessuno ha denunciato la scomparsa dei tre uomini.

Per un maniaco dei dettagli come Georges Dupin troppe cose non tornano: i tre uomini sono davvero annegati in una tempesta? Oppure c’è sotto qualcos’altro?

Dupin sa di avere i giorni contati per risolvere il caso, poiché su di lui incombe una minaccia ben più grave: l’arrivo da Parigi di sua madre, che con perfetto tempismo ha deciso di fare visita al figlio «esiliato in provincia».

Opinione personale: Dello stesso autore ho letto Natura morta in riva al mare del quale avevo scritto che  tramite i suoi occhi si riesce a cogliere al meglio il territorio bretone, i suoi abitanti e l’orgoglio bretone, che avevo già conosciuto nelle indagini dell’ispettrice Mary Lester.

In questo caso, fermo restando che non si tratta di un giallo ricco di tensione, ho apprezzato di più questo secondo libro, forse perchè avevo già preso le misure al commissario Dupin che, peraltro, avevo conosciuto anche in una serie TV ben fatta che mi ha infuenzato anche nella lettura, visto che ricordavo bene l’antipatia nei confronti dell’ispettore Kadeg, resa al meglio in TV e, per contro, la dolcezza e simpatica determinazione dell’attrice che impersonava Nolween.

Il finale rende giustizia alla vittima e … non dico di più, perchè sarebbe necessario svelare cose che invece bisogna scoprire durante la lettura.

Nella mia classifica personale gli ho assegnato un Buono (4* su Kobo)

Va da sè che lo consiglio e, per quel che mi riguarda, ho già messo in lista i titoli successivi.

A questo proposito, state attenti che a seguito di una ripubblicazione ad un paio di libri sono stati cambiati i titoli, per cui è alto il rischio di acquistare lo stesso libro (vedi sotto).

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 11 febbraio 2023 da in L'angolo dei libri - le nostre recensioni con tag , , , , .
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