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L’Expo accerchia il Parco Sud di Milano

Nota di Pao: Ho sempre pensato che l’Expo2015 per Milano fosse una calamità piuttosto che una possibilità di rilancio per la presunta metropoli e l’inefficienza dimostrata sinora da chi dovrebbe gestire e pianificare il tutto, abbinata ai primi segnali di spartizione cariche, movimenti di poltrone basati sul classico binomio Politica & Affari, che porterà al classico magna-magna generale, senza che si costruisca qualcosa di valida, ma anzi porterà ad un ulteriore degrado, con 100 cose iniziate e nesuna finita…ma leggendo la lettera inviata da un cittadino al Corriere.it (Italia da salvare) mi vien da dire che l’Expo mi ha veramente rotto le scatole (eufemismo, ovvio). E dalla sfiducia si passa alla preoccupazione, reale, che l’Expo si risolva in un mare di cemento, alla faccia nostra e dell’Ambiente…

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Il Parco Sud Milano è a rischio cementificazione. Milano è oramai tutta urbanizzata, e gli speculatori si sono spostati da tempo nella cintura esterna della città. A Nord, verso la Brianza, oramai è un unico grande “pieno” di case, palazzi e capannoni, a Est ed Ovest ci siamo quasi. L’unica parte ancora relativamente “vergine” è la zona sud che, grazie ai vincoli del Parco Sud, finora è stato un po’ salvagurdata.

Ma già nel mio paese, ad Assago, ci sono i primi segnali di allarme, con le edificazioni degli ultimi anni, e quelle oramai approvate e che partiranno a breve. Purtroppo l’ente Parco Sud è ancora debole: basta davvero un colpo di penna per tirare fuori alcune zone dal Parco e quindi renderle edificabili… Bisogna tutelarlo!!

E’ un bene prezioso che va ancor di più valorizzato! Da diverso tempo cerchiamo di tutelare il nostro territorio, ma è abbastanza arduo. Mi occupo di un blog dedicato al mio paese ed al suo territorio: e già in passato abbiamo denunciato il degrado di alcune zone, che fanno parte del Parco Sud e dove aumentano e abusi e incurie, con intere zone adibite a discaricche abusive senza che nessuno intervenga

Claudio Auteri

LA VALUTAZIONE AMBIENTALE ED ECONOMICA (a cura del Wwf) – Il Parco Sud Milano è il parco regionale più esteso nel territorio della provincia di Milano ed ha la peculiarità di essere classificato quale parco “agricolo”. Si estende nella parte sud e sud occidentale di Milano e prima cintura provinciale. Proprio la sua posizione geografica ne determina le grosse problematiche, dovute soprattutto a mire di espansioni edilizie su territori che possono assumere grande valore economico, dovuto soprattutto alla rendita di posizione urbana.

La situazione più spinosa è quella legata all’IEO (Istituto Europeo di Oncologia) di Veronesi e la vicenda di Expo 2015 che proprio su quest’area produrranno le maggiori edificazioni nell’area attorno al comune di Opera e in quella denominata “Cascina Merlata”. A ciò corrisponde la fine della legislatura del Consiglio Regionale della Lombardia che, proprio in tale occasione sta legiferando su vari temi che andranno a colpire proprio quest’area: si tratta dell’aggiornamento della LR 86/83, nota come “Legge Parchi” che verrà discussa in Consiglio nelle prossime settimane con tempi ristrettissimi, visto che da anni si sta parlando della revisione di questa legge ed in poche settimane verrà deciso tutto.

Per il Parco Sud la questione è spinosa perché ora è della Provincia di Milano ed il pdl mira a farlo gestire da un Consorzio di Comuni, che per approvare il PTC (Piano Territoriale di Coordinamento) del Parco devono essere tutti d’accordo con la maggioranza assoluta. Ciò significa che la sola defezione di un Comune ne potrà determinare il commissariamento.

La stessa legge, unitamente alla LR 12/05 (Legge di Governo del Territorio) intende far valere un principio alquanto dubbio dal punto di vista normativo: far prevalere la pianificazione infrastrutturale prevista dal PTR (Piano Territoriale Regionale) e del PGT (Piano di Governo del Territorio) che proprio in questi giorni chiudono i tempi per presentare osservazioni su tematiche che spesso vanno a colpire questo territorio.

Infine ci sono le due spinose vicende del “Piano Casa” che prevede la possibilità di edificare nei parchi regionali, escludendo per grazia le aree di parco naturale che come ben sappiamo, in molti casi non sono state mai definiti (è il caso di Parco Sud) e la normativa regionale sulla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) che è in fase di revisione in Regione Lombardia, col tentativo illegittimo di escludere dal procedimento il processo di partecipazione, in base a quanto previsto dalle direttive europee.

Il Presidente Formigoni ha anche assunto le deleghe sull’Expo, su cui ha aperto un Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) a cui ha invitato vari enti pubblici territoriali, escludendo associazioni ambientaliste e di settore che nella fase di osservazione del PTR stanno chiedendo di essere chiamate a partecipare.

Come si può chiaramente comprendere, tutte le attività legislative regionali e comunali mirano a creare strumenti per il controllo e forse la distruzione del territorio del Parco Sud, con la scusa dell’Expo 2015.

Fonte: www.corriere.it

Rifiuti abbandonati nella zona di Assago

Rifiuti abbandonati nella zona di Assago

Uno dei campi agricoli del parco Sud

Uno dei campi agricoli del parco Sud
Una delle risaie all'interno del parco

Una delle risaie all’interno del parco

2 commenti su “L’Expo accerchia il Parco Sud di Milano

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