di Roberto La Pira – Blogger del Sole 24ore
Rispondere a questa domanda non è banale, visto che al primo posto della classifica troviamo la campilobatteriosi, causata da un batterio come il Campylobacter ( 190.566 casi ) poco conosciuto in Italia. Da noi si parla più spesso della Salmonella (131.468 casi ) che però si posiziona solo al secondo posto. In terza posizione troviamo la Listeria (1381 casi) , un microorganismo molto ( vedi foto ) pericoloso, presente soprattutto soprattutto nel pesce affumicato, nei prodotti a base di carne sottoposti a trattamento termico e nei formaggi , in grado di sopravvivere e di crescere anche alle temperature del frigorifero.
Nel 2008 complessivamnte si sono registrate 5.332 epidemie di origine alimentare, che hanno colpito più di 45 mila persone e causato la morte di 32 individui. Il 35% delle epidemie è stato provocato da Salmonella, seguita da virus e tossine batteriche. Le fonti alimentari più frequenti sono state uova e ovoprodotti (23%), carne suina e suoi derivati (10%), ma anche pasti a buffet (9%).
Complessivamente, il numero di casi dovuti ai tre microrganismi segnalati come responsabili di epidemie con maggiore frequenza è stato inferiore rispetto all’anno precedente.
I dati sono forniti a febbraio 2010 dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
Fonte: http://robertolapira.nova100.ilsole24ore.com/