in sintesi un articolo di Dario Dongo che leggo su Il Fatto Alimentare
L’Ufficio alimentare e veterinario della Commissione europea (Food & Veterinary Office, Fvo) ha pubblicato tre rapporti di ispezione nei quali si conferma l’efficacia del sistema italiano di garanzia della filiera alimentare.
Il primo rapporto riferisce l’esito di un’ispezione condotta dal Fvo in Italia nel settembre 2010 per accertare la corretta attuazione dei controlli sulle importazioni di alimenti di origine non animale[4]
Le procedure di controllo sulle importazioni sono risultate conformi con la legislazione europea e con le procedure di notifica stabilite nel sistema Rasff (Rapid Alert System for Food and Feed).
Le uniche note attengono alla frequenza dei campionamenti di tre materie prime agricole a rischio (spezie importate dall’India, peperoncino e prodotti a base di peperoncino da Paesi terzi, verdure dalla Turchia) e al rispetto da parte degli importatori delle procedure di notifica preventiva dei carichi in arrivo.
Il secondo rapporto illustra l’esito dell’ispezione condotta dal Fvo in Italia in ottobre 2010 su additivi alimentari,[1] materiali a contatto con gli alimenti,[2] igiene degli alimenti in ogni fase della lavorazione e distribuzione,[3] etichettatura degli allergeni.
Il Fvo ha espresso giudizio positivo sui laboratori dell’Izs (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) e dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale in Piemonte, per quanto riguarda strumentazioni e preparazione del personale.
Il terzo rapporto riguarda un’ispezione condotta dal Fvo a novembre scorso per valutare la conformità ai requisiti Ue dei controlli ufficiali sulle carni avicole. Sopralluoghi presso il laboratorio dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Torino, una fattoria e vari altri impianti.
Nelle tre regioni visitate, i controlli risultano essere effettuati con regolarità e addirittura con una frequenza eccessiva rispetto alla programmazione eseguita sulla base dei rischi. Tuttavia, l’audit team del Fvo ha annotato la carenza di attenzione degli ispettori verso strutture, attrezzature, buone prassi, materiali Haccp e campionamenti.
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