In sintesi un articolo di Francesca Avalle che leggo su Il Fatto Alimentare
Il nuovo “Yogurt alla greca” firmato Nestlé attira l’attenzione perché lascia ipotizzare una somiglianza tra il nuovo prodotto e il tradizionale vasetto di latte fermentato greco (caratterizzato dalla “colatura” ossia la rimozione del siero, che infonde un sapore meno acido).
Il prodotto si chiama yogurt, ma in realtà assomiglia molto a un dessert ,perché risulta meno acido, più denso e più dolce dello yogurt tradizionale o greco.
Rispetto allo yogurt greco tradizionale il prodotto Nestlé ha meno proteine e anche un ridotto tenore di grassi, che sono i due elementi caratteristici del latte fermentato greco.
Ma allora, anziché acquistare un prodotto con un nome che non corrisponde al contenuto, viene spontaneo suggerire l’utilizzo di uno yogurt greco bianco con l’aggiunta casalinga di frutta fresca e, eventualmente, di zucchero.
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