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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Ci risiamo, aumentano i prezzi e chi produce, annaspa…

Negli ultimi mesi i prezzi delle materie prime avevano subito una diminuzione, ma nel mese di febbraio arriva un aumento dell’Extra Lega che abbinato alla perenne mancanza di lavoro, ai tempi di pagamento che si allungano, alla pressione fiscale ed agli aumenti dei costi collaterali, ecco che il comparto produttivo annaspa.

Tutto sommato, da dicembre ad oggi, noi abbiamo avuto una leggera ripresa, tuttavia diventa difficile operare con la cronica mancanza di liquidità che ci opprime; liquidità bruciata in questi ultimi anni per cercare di restare a galla, interesse dei soci certo, che peraltro se non lavorano non mangiano, ma anche tutela dei posti di lavoro, con stipendi pagati puntualmente, seppur con notevoli sacrifici. Azienda sana, il direttore della banca mi diceva che siamo classificati Tripla A, bilancio all’osso, ma reale ed in ordine, ma senza soldi.

D’altro canto lo Stato prende con puntualità, ma difetta nel restituire.

In questi giorni mi trovo alle prese con un cliente decennale che non ha ancora pagato una fattura in scadenza a fine dicembre ed ha fatto orecchie da mercante ai solleciti, sino a pagare quando ha capito che l’irritazione era giunta a saturazione, con un’acciaieria che ha ridotto di 30 giorni di pagamento, con un altro cliente che è in ritardo di quasi 30 giorni per una fattura di 150 €, ma a quanto pare si tratta di un’abitudine, in quanto a suo tempo è riuscito a ritardare anche un pagamento anticipato, il che la dice lunga.

E nell’attesa di terminare il post è arrivata (forse) la parola Fine alla vicenda o, perlomeno, è arrivata una spiegazione, peraltro assurda ed affatto credibile. Il bonifico in realtà ancora non è arrivato.

Pochi giorni fa la telefonata di un altro cliente storico che ha chiesto un allungamento del pagamento, da 60 giorni f.m. a 90.  Di buono c’è che si tratta di un’azienda con la quale ci sono rapporti ottimi, che ha sempre pagato e soprattutto che a differenza di tanti altri, non ha imposto un allungamento, ma ha telefonato chiedendo la nostra disponibilità a fare i 90 giorni.

Parlando con questo cliente gli facevo notare che le Direttive europee prevedono un pagamento a 60 giorni solari, per cui già il pagamento a 60 gg. f.m. è un di più; lui rilanciava con: Sa che ilComune di Milano invece ci paga a 600 giorni?

Appunto…

Se ripenso a quel cliente tedesco che paga a 7 giorni (!), a quello austriaco che rispetta i 30 giorni senza colpo ferire ed al nostro cliente più importante, sempre tedesco, che paga puntualmente a 60 giorni (solari) e che se ritarda di qualche giorno ti chiede pure Scusa…

Storia ben diversa da chi vanta la sua Etica commerciale e poi Piuttosto che pagare a 60 giorni, ti paga prima

Va da sè che, come gli ho detto in via amichevole, l’allungamento del pagamento, mi causa dei problemi, ragion per cui perderanno la corsia preferenziale del Listino prezzi, visto che da qualche parte devo pur recuperare.

Ieri altre telefonate. Un cliente mi chiedeva il massimo sforzo in merito ad un’offerta in elaborazione che equivale al prezzo minimo possibile. Un altro mi ha chiamato dicendo che sono in grossa difficoltà, per cui mi pregano di contenere al massimo i prezzi, dato che il loro cliente pretende (non chiede, pretende!) i prezzi bloccati a livello del 2007!

Senza dimenticare la perla di quello che fa il 25% (!) di sconto per prendere l’ordine e poi si mette a strangolare i fornitori, sennò non ci sta dentro. Lui che vende i prodotti altrui non ci sta dentro? E noi tutti che dobbiamo produrli con costi reali?

Come scrivevo qualche settimana fa, Si può dire NO alla Marcegaglia, ma resta il fatto che, anche se sei nel giusto, non puoi dire NO  a tutti; purtroppo è l’epoca dei compromessi.

Torniamo ai prezzi. Il Nichel sta aumentando (Vedi il grafico qua sotto) il che causa un aumento dell’Extra Lega del +11% che poi si ripercuote sul prezzo finale con un bel + 6% (in un mese).

Della serie, non neghiamoci niente, va da sè che il recente aumento dell’Iva e soprattutto delle accise sui carburanti comporta un incremento dei costi dei trasporti; in attesa dell’adeguamento del Listino del mio vettore di fiducia, ho notato che nel 2011 il prezzo medio era aumentato del +22% rispetto al 2010. Tremo al pensiero del prossimo aggiornamento….

(Esco un attimo dal seminato: Sapete che l’aumento dell’Iva al 21% è retroattivo sulle bollette? Vi sembra logico?)

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