Della gelateria Grom ho già parlato, sia a titolo personale sia dando spazio a notizie tratte da Il Fatto Alimentare; il tutto si completa oggi con il video che trovate in calce e che smonta in parte quanto viene pubblicizzato ovvero è un buon gelato industriale, ma non è un gelato artigianale.
E quanto ho letto a suo tempo e visto oggi, riduce un pò la considerazione che avevo del prodotto, prima di conoscere per intero il ciclo produttivo; resto dell’idea che sia in ogni caso un buon prodotto, sempre meglio di certe vaschette che troviamo al supermercato, tuttavia…
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A dispetto di ogni logica il gelato di Grom è vissuto nell’immaginario dei consumatori come un vero cono artigianale anche se non è vero.
Lo sostengono anche i due manager che gestiscono l’azienda piemontese che parlano sempre di “gelato come una volta”, senza altre precisazioni.
Ma come ha fatto un’industria con centinaia di dipendenti a diventare la rappresentante del gelato artigianale italiano nel mondo? Qual è il segreto? Il marketing? La pubblicità?
Forse tutto ciò, affiancato dalla mancanza di una definizione precisa su cosa si intende per gelato artigianale, e dalla scarsa capacità delle associazioni di categoria di contrapporsi ad un’azienda molto abile nella comunicazione.
Ecco il video del programma di Consumi&Consumi di RaiNews24, a cura di Vera Paggi in cui Roberto La Pira svela i segreti della catena di gelaterie più famosa del mondo.
Fonte: Il Fatto Alimentare
la mia opinione personale è che non sia per niente un buon gelato, ora che dici che non è aritigianale non faccio fatica a crederlo