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Suona spesso il telefono e non risponde nessuno: ora capisco il perchè

call centerCome raccontavo tempo fa per contrastare il bombardamento di chiamate inutili e talvolta pure moleste, vista l’insistenza e l’aggressività (e maleducazione) degli operatori,  a casa abbiamo deciso di non rispondere più a telefonate provenienti da un Numero privato.

Qualche volta siamo costretti a rispondere, perchè ci sono aziende che oscurano il numero ed è capitato di non rispondere alcune volte ad un idraulico che doveva venire a fare un lavoro.

In questi ultimi giorni abbiamo ricevuto diverse telefonate, da numero privato, senza rispondere (o rifiutandola premendo sul tasto rosso), e ieri ho letto un articolo su Lettera43 che spiega la dinamica di queste telefonate; riassumo il tutto, ma puoi leggere l’articolo integralmente cliccando sul link.

Resta il fatto che a prescidere da quel che dica o ordini il Garante, finchè saranno permesse telefonate pubblicitarie con il numero privato, noi cittadini non avremo modo di far valere i nostri diritti.

Dovrebbe essere questo il primo passo per tutelare veramente il cittadino: vietare le telefonate anonime da parte delle aziende e/o società di marketing. D’altro canto non si capisce perchè debbano rendersi anonimi…se agiscono nel rispetto delle norme. 😉

E se si prosegue con le telefonate anonime, allora che si applichino ai trasgressori sanzioni degne di nota, come accade in Gran Bretagna dove  l’Autorità ha fissato una sanzione di 2 milioni di sterline (2,2 milioni di euro) per combattere questa pratica di marketing.

Beccati 2 milioni di € di multa e vediamo se hai ancora voglia di rompermi le scatole…

leggo su Lettera43:

Stop alle «telefonate mute»: il garante privacy ha prescritto ai call center una serie di misure per ridurre drasticamente un disturbo che provoca «diffuso allarme sociale».

All’Autorità sono arrivate, infatti, numerose segnalazioni di chiamate in cui, alla risposta, non si viene messi in contatto con alcun interlocutore, «in alcuni casi anche per 10-15 volte di seguito».

«È importante garantire la massima produttività dei call center, ma i costi della loro attività non possono essere scaricati sugli abbonati inermi.

Se alcune pratiche di marketing telefonico», ha sottolineato il presidente dell’Autorità, Antonello Soro, «vengono vissute dagli utenti addirittura come una forma di stalking, significa che l’impresa non sta facendo bene il suo lavoro. È prioritario per le stesse società di telemarketing che le cosiddette ‘chiamate mute’ vengano drasticamente ridotte».

Il problema  dipende dalle impostazioni dei sistemi centralizzati di chiamata dei call center: per eliminare tempi morti tra una telefonata e l’altra, infatti, il sistema genera in automatico un numero di chiamate superiore agli operatori disponibili.

Queste chiamate, una volta ottenuta risposta, possono essere mantenute in attesa silenziosa finché non si libera un operatore. Il risultato è appunto una «chiamata muta», che può indurre comprensibili stati di ansia, paura e disagio nei destinatari.

12 maggio 2014 – a Mi Manda Rai 3 si è parlato delle telefonate indesiderate e del fatto che nonostante i tanti strumenti normativi a disposizione dei consumatori, spesso i cittadini continuano ad essere presi d’assalto dagli operatori di vari Call Center, che propongono le offerte più disparate.

Come difendersi dalle chiamate in cui cercano di vendere prodotti o servizi a tutte le ore del giorno?

Presente in studio Maurizio Pellegrini dell’inutile Registro delle Opposizioni.

Gli addetti ai lavori sembrano dimenticarsi che le regole ci sono, certo, ma sono puntulmente violate non solo da “una parte delle aziende” come afferma Umberto Costamagna, presidente Assocontact.

Ridicolo anche il consiglio di chiedere all’azienda di essere cancellati, dato che chi ti chiama (come ha precisato un ex operatore) non cita il nome dell’agenzia, ma quello del cliente finale.

C’è poi da chiedersi se l’Assocontact (così come l’Autorità) ci è o ci fà…

Un esempio tipico, che ho citato nel 2009 è quello di Mauro Paissan, allora componente del Garante della Privacy:

“Il Paissan dice che si può richiedere la cancellazione dei propri dati, così come ha ripetuto a Striscia la Notizia, la scorsa settimana, il Presidente di un’associazione dei consumatori.”

Chiedere a chi?

A prescindere che nel 95% dei casi ti chiamano con numero privato, resta il fatto che quando chiedi infatti di parlare con un responsabile, per capire come e perchè abbiano il tuo nominativo, in genere chiudono la comunicazione oppure, con ulteriore presa in giro, ti mettono in attesa e dopo qualche minuto la “linea cade”.

Guarda la puntata

E, nello specifico, alla faccia dei regolamenti dell’Assocontact, ecco l’agenzia che forma gli operatori e l’istruttrice che ribadisce il concetto: menefreghismo nei confronti di chi ti dice che non vuole più essere richiamato“.

Guarda il servizio

 

 

 

3 commenti su “Suona spesso il telefono e non risponde nessuno: ora capisco il perchè

  1. Pingback: Tellows ovvero un’arma in più contro il telemarketing aggressivo | Paoblog

  2. Paoblog
    20 novembre 2013
    Avatar di Paoblog

    alla decisione di non rispondere ci sono arivato per gradi…dapprima spiegando a chi chiamava che non ero interessato, con un bel buongiorno finale…

    poi mi sono trovato a dover spiegare le ragioni della mia scelta di dire NO alle offerte….

    ed infine a beccarmi quasi del cretino “perchè lei non vuole risparmiare”…

    sono esasperato da tutte le telefonate che ricevo in azienda (la telecom mi chiama TUTTI i giorni, anche due o tre volte, da anni… ) e quando arrivo in casa non voglio rotture di scatole, fermo restando che il nostro numero non è in elenco da almeno 5 o 6 anni, per cui chiunque ci chiami sta usando vecchi elenchi che non potrebbe più usare, per cui ha torto in partenza…

    circa gli operatori sempre più spesso capita quello maleducato, se non aggressivo, che non accetta un NO come risposta…

    e la giusta misura la si è persa da un pezzo… se poi si considera che ogni volta che cerchi di far valere i tuoi diritti chiedendo la cancellazione del numero ti attaccano il telefono in faccia…

    e quando non avevamo i cellulari che facevano vedere il numero, in realtà il marketing telefonico insistente, martellante ed aggressivo, non esisteva…

    in ogni caso rispondere alle indagini di mercato non è salutare in quanto sono già successi casi in cui le registrazioni vengono manipolate e ti puoi trovare in situazioni spiacevoli dalle quali poi farai fatica ad uscire…

    vedi: “Tra le società di fornitura di energia è molta diffusa l’abitudine di appoggiarsi a call center esterni per proporre i contratti. Fate molta attenzione, perché arrivano segnalazioni di contratti stipulati, anche al telefono, senza che il cliente se ne rendesse conto, dopo che i dati gli erano stati richiesti, a parole “solo per inviargli informazioni”.”

  3. Ele di Siena
    20 novembre 2013
    Avatar di Ele di Siena

    Io non ho il fisso che fa vedere i numeri e sinceramente capisco che uno voglia sapere, ma io rispondo e poi gentilmente se non mi interessa lo dico… penso spesso ai poveri operatori di call center che sono pagati una miseria per un lavoro schifoso ed allora per rispetto a loro che molti spessi vengono pagati in base alle risposte che ricevono, dedico qualche minuto del mio tempo se si tratta di indagini di mercato, altrimenti spiego che non ne voglio sapere nulla, ringrazio ed abbasso!

    Penso anche che quando non avevamo cellulari o apparecchi che non facevano vedere il numero, non ce li facevamo tanti problemi…. ed allora pazientiano un po se proprio uno non ci molesta telefonicamente!

    Per tutto credo debba esserci una giusta misura…

I commenti sono chiusi.

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Questa voce è stata pubblicata il 20 novembre 2013 da in Consumatori & Utenti con tag , , , , , , , , .