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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

L’ecodesign corre in aiuto al problema della contaminazione delle acque

Ogni anno oltre 3,4 milioni di persone muoiono per cause connesse alla qualità dell’acqua e dei servizi igienico sanitari, e quasi il 99% di questi decessi si verificano nei paesi in via di sviluppo, dove non solo mancano i mezzi giusti per contrastare il problema, ma è assente anche una corretta informazione.

L’Agenzia di creatività sociale DDB New York e gli attivisti della WATERisLIFE potrebbero però aver trovato una soluzione in grado di rispondere ad entrambe le “mancanze”.

Insieme i due partner hanno progettato e realizzato “The Drinkable Book”, un speciale manuale dotato di due funzioni: insegnare le buone pratiche circa la corretta igiene idrica e agire fisicamente come uno strumento per debellare le malattie trasmesse dall’acqua sporca.

Le pagine del libro sono infatti composte da una speciale carta creata dai chimici della McGill University e della University of Virginia; questa, grazie ad un rivestimento di particelle d’argento, costituisce una sorta di filtro avanzato nei confronti di agenti patogeni come i batteri responsabili del colera o del tifo.

Il libro è progettato per essere usato in pochi e semplici passi: dopo aver letto i suggerimenti, basta strappare una pagina lungo la perforazione, far scorrere il filtro nella custodia 3D (la confezione del libro stesso), versarvi l’acqua contaminata e aspettare.

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“The Drinkable Book” riesce ad abbattere oltre il 99,9 dei batteri presenti, lasciando solo acqua potabile. “La carta da filtro di TheDrinlable Book – spiega Matt Eastwood, CCO di DDB New York – rivoluzionerà la depurazione delle acque. Il costo di produzione è di soli pochi centesimi, il che lo rende di gran lunga l’opzione più economica sul mercato”.

Fonte: Rinnovabili.it

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