Alcuni giorni fa stavo leggendo una rubrica di Fiamma Satta nella quale parlava delle slot machine per bambini, dove non si vincono soldi, ma dove si accumulano punti per vincere premi o, meglio ancora, giocare nuovamente, tanto per essere sicuri che il vizio entri nel sangue da subito.
Già leggere questo appare come una bestialità, indegna di una Società Civile, se non fosse che andando avanti con la lettura scopri che fra le 2200 App nella categoria Slot, molte hanno tag per bambini, associate a rumori che imitano il suono della cascata dei soldi e, va da sè, che gettino le base per creare assuefazione sin da piccoli.
Mi sono informato ed ho notato che è almeno dallo scorso anno che se ne parla, per cui se ora leggo dello stupore della Satta va da sè che sta a significare che nulla si è fatto per bloccare sul nascere il problema, anzi…
Ed ancora una volta prevale la grande ipocrisia governativa che sfrutta il gioco d’azzardo (e se si chiama d’azzardo ci sarà un perchè) per aumentare le entrate e poi deve (o dovrebbe?) utilizzare risorse economiche per curare chi cade nella ludopatia.
Ed infatti da una parte ti avvisano dei rischi e dall’altra sono loro ad esporti al rischio… un esempio perfetto del Comma 22
Leggo su Affari Italiani: Genitori che si giocano tutto e lasciano senza mangiare i figli, ma anche adolescenti che per comprare gratta e vinci rubano tra le mura domestiche (o di parenti), e in qualche caso addirittura si prestano come basisti per furti nella propria casa. Sono situazioni con cui, sempre piu’ frequentemente, la Procura dei minori dell’Emilia-Romagna si trova a confrontarsi a causa di quella che il procuratore capo Ugo Pastore chiama una “deriva” causata dalla legalizzazione del gioco d’azzardo.
Se è questa la Società in cui volete vivere, allora proseguiamo su questa strada, sennò che i politici si mettano una mano sul cuore, piuttosto che sul portafoglio, che non è questo il modo di far quadrare i conti, con incassi facili a totale discapito della polazione.