Tralasciamo ovviamente la grande ipocrisia governativa che sfrutta il gioco d’azzardo (e se si chiama d’azzardo ci sarà un perchè) per aumentare le entrate e poi deve utilizzare risorse economiche per curare chi cade nella ludopatia.
Ed infatti da una parte ti avvisano dei rischi e dall’altra sono loro ad esporti al rischio… un esempio perfetto del Comma 22
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Informare i cittadini sui rischi dell’azzardo e fornire assistenza ai giocatori patologici: sono questi, in sintesi, gli obiettivi del progetto sulla ludopatia, finanziato dalla Regione Lazio e realizzato dai comitati regionali dell’Unione Nazionale Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Codacons.
Il gioco d’azzardo è diventato negli anni una piaga sociale con sempre più famiglie che finiscono sul lastrico a causa della febbre da gioco e moltissimi giovani che si avvicinano alle lotterie, ai gratta e vinci e alle slot machine online, invogliati dalle pubblicità martellanti, che presentano il gioco come uno sport o una passione innocua, con il rischio di cadere in una vera e propria forma di dipendenza; è fondamentale invece la prevenzione, educando i cittadini ai reali rischi legati alle ludopatie e informarli anche sui costi sociali del gambling.
Considerata la rilevanza delle richieste di aiuto, si è deciso di intervenire attivando un servizio di assistenza presso gli sportelli delle associazioni e distribuiti in tutte le province della Regione Lazio.
Inoltre è stato attivato un numero verde di assistenza, 800589372, attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13.00 e dalle 14:00 alle 18:00 dove uno psicologo risponderà a tutte le richieste dei cittadini.
Le azioni previste mirano ad aiutare i giocatori d’azzardo ad uscire dai problemi anche a livello finanziario oltre che psicologico e rendere maggiormente consapevoli i consumatori, sia con un approccio diretto (attraverso gli sportelli territoriali) sia attraverso i social, per prevenire il rischio del sovraindebitamento.
L’Unione Nazionale Consumatori è la prima associazione di consumatori in Italia, nata nel 1955 ad opera di Vincenzo Dona; si articola in oltre 150 comitati e delegazioni territoriali in altrettante città, dove operano numerosi esperti e consulenti.
Dalla sua fondazione, l’Unione è stata protagonista di numerose battaglie: dalle leggi sull’etichettatura dei prodotti alle norme sulla sicurezza alimentare a quella elettrica, fino alla prima storica sentenza di accoglimento di una class-action in Italia.
nel post non si parla di sciopero fiscale, però …
anche se in realtà lo hanno fatto quelli delle sale da gioco non pagando le tasse e godendo in cambio di uno sconto sul dovuto da parte dello Stato, il che la dice lunga…
per quanto riguarda il resto, c’è un approccio sbagliato anche verso il gioco d’azzardo… che l’azzardo, al limite, deve essere un eccezione e non un comportamento quotidiano…
anch’io ogni tanto gioco qualche Gratta e Vinci, che 5 € in 5 tagliandi da 1 € non mi ammazzano così come non mi risolvono la vita, al limite con una botta di …fortuna, aiutano.
l’importante è darsi delle regole di comportamento e rispettarle rigidamente…
resto dell’idea che lo Stato deve (dovrebbe) tutelare i suoi cittadini e visto che non tutti, per varie ragioni, possiamo essere assennati, è necessario evitare di riempire le strade come gli schermi televisivi o il web di tentazioni
– lo “sciopero” fiscale, ovviamente, è illecito (costituisce reato anche il semplice incitamento a “scioperare”, come hanno imparato a loro spese un certo numero di esponenti politici o…aspiranti tali);
– perfettamente consentito adottare comportamenti… in controtendenza, ad es. comprando auto che consumano poco (meno accise), lampade ed elettrodomestici classe A (meno imposte sulla corrente elettrica) ecc… e NIENTE gioco d’azzardo (meglio un libro)