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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Deserto di sangue

di Robert Craisvenduto

Mondadori – Pagg. 353 – € 17,00

Deserto di sangue - € 6,00

Trama: Krysta, la figlia di Nita Morales, è scomparsa. La donna decide di rivolgersi a Elvis Cole, “il miglior detective del mondo” e al suo socio Joe Pike, anche se, curiosamente, non è davvero preoccupata.

È convinta che la figlia sia fuggita con il fidanzato Jack, da lei considerato un buono a nulla, e che il rapimento e la richiesta di riscatto di appena 500 dollari non siano altro che una messa in scena, per mascherare (e finanziarsi) una fuga d’amore.

Ma Nita si sbaglia. Krysta e Jack sono stati catturati da “bajadores”, banditi che operano sul confine tra California e Messico, specializzati in attacchi ad altre bande, e nel sequestro di cittadini messicani che tentano di introdursi illegalmente negli Stati Uniti ottenendo dalle famiglie, somme crescenti di denaro.

Chi non può pagare non rivedrà più i propri cari. Elvis Cole e Joe Pike riescono a risalire al luogo in cui Krysta e Jack sono stati rapiti. Ci sono tracce di pneumatici, bossoli di proiettili e macchie di sangue. Temono il peggio ma non sanno che la situazione sta per precipitare.

Anche Cole viene rapito, e Joe Pike resta solo, a ripercorrere i passi di Cole, attraverso il mondo duro e terribile dei trafficanti di esseri umani, per trovare il suo socio e amico. Ma potrebbe essere già troppo tardi.

Letto da: Paolo

Opinione personale: Leggere le indagini della coppia Cole & Pike abitua i lettori ad una dose di violenza, tuttavia ritengo che questa sia una delle storie più dure ed intrise di violenza che abbia letto nei romanzi di Crais.

Violenza gratuita, anche psicologica, da parte dei trafficanti per terrorizzare le vittime ed estorcere denaro ai familiari che ottiene una risposta da Pike impegnato nella ricerca dell’amico rapito.

Purtroppo i resconti delle cronache in riferimento alle violenze compiute in Messico dai narcotrafficanti, così come dai trafficanti di uomini, rendono tutto dannatamente reale ed a quel punto, il libro ha un suo perchè.

Il mio giudizio è buono, ma naturalmente non è adatto a tutti. La Signora K ad esempio ha lasciato la lettura, turbata da tanta brutalità.

 

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 16 ottobre 2014 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , .
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