I lettori abituali si ricorderanno le mie vicende aziendali legate al mancato pagamento di due fatture (nell’agosto 2012) da parte di un cliente e che hanno portato, nel marzo 2014 alla condanna dello stesso da parte del Giudice di Pace.
Con notevole acume dei dirigenti della società debitrice ecco che a fronte di un debito di 1291,05 € i furbacchioni hanno pagato 2847,85 €, inclusi interessi e spese legali. Furbi eh?
Ma restava la seconda fattura da incassare, per un importo di € 1767 (+ interessi, penali e spese legali).
E quindi ennesimo ricorso alle vie legali. Oggi arriva una raccomandata dal debitore. Avrà mica spedito l’assegno?
No, ovviamente no, anzi rilancia offrendo a partire dal gennaio 2015, il pagamento in 4 rate da definire per il 60% del dovuto.
Quindi io ho pagato Iva, materiali e quant’altro e non rientro neanche delle spese vive?
Informo prontamente l’avvocato, chiedendo il suo parere anche se non avrei l’intenzione di accettare e, casualità, ecco che cosa mi invia…
Ovviamente il periodo natalizio rallenta la parte burocratica ed infatti l’avvocato mi ha avvisato che non partirò comunque con l’esecuzione prima del 10 gennaio, per non trovare uffici di controparte chiusi…