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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Ho cambiato lavoro a mia insaputa?

Tranquilli, non sono stato contagiato dalla Sindrome di Scajola, tuttavia mi vien da pensare di aver cambiato ambito lavorativo senza accorgermi.

Fino a qualche settimana fa pensavo di lavorare in un’azienda che produce ancoraggi metallici ed invece ho realizzato che erogo Finanziamenti a tasso zero …

Facciamo qualche passo indietro…

Un paio di mesi fa abbiamo ricevuto un ordine (seguito nelle settimane successive da altri 3) da parte di un nuovo cliente; per la prima fornitura abbiamo richiesto un acconto ad avviso merce pronta e saldo a 30 giorni f.m.

L’acconto è stato versato senza problemi, il che mi ha (relativamente) rassicurato dato che in genere chi ti vuole fregare fa il difficile da subito, dato che ce l’ha nel Dna.

Successivamente sono arrivati altri ordini per i quali abbiamo fatto un pagamento a 60 gg. f.m., per cui ad inizi ottobre scadono € 360 ed a novembre altri 1800 circa….

L’ultimo ordine acquisito, per circa 6.000 € prevedeva una consegna per il 7 settembre.

Parto per le ferie il 5 agosto ed il giorno successivo, (deformazione professionale) ho approfittato del PC presente in albergo per controllare i movimenti bancari e scopro pertanto un insoluto, di € 1291, relativo appunto al saldo della prima fornitura.

Riesco a pescare su Gmail i riferimenti dell’azienza e scrivo una breve mail con la quale chiedo chiarimenti e naturalmente il pagamento. Ricevo una riga nella quale mi informano di aver girato la mail all’amministrazione.

E tutto tace. Ed il bonifico non arriva.

Dopo una settimana ennesima mail, sempre dall’albergo e stavolta nessuna risposta. Butta male.

Ieri sono rientrato in ufficio ed ho inviato una mail con la quale mettevo alcuni punti fermi….

e questa volta la risposta non si è fatta attendere, anche se i contenuti (con i quali non mi trovo assolutamente d’accordo) mi hanno fatto capire che avevo cambiato lavoro… 😉

Non mi pagano, non ti pago? Comodo… e, come detto, li finanzio a tasso zero …

(Notare che non hanno pagato al 5 agosto, in quanto si sono resi conto che gli incassi previsti entro il 20 agosto non sarebbero arrivati… che hanno? la sfera di cristallo? Non pagano prima sapendo in anticipo che non incasseranno dopo?)

va da sè che ho risposto che addebiteremo interessi e penali come previsto dalla legge e che saranno contattati direttamente dal nostro legale.

Ci vorrà tempo, ma di certo non mollo la presa, grazie anche all’ottimo avvocato che ci assiste.

Ed ovviamente oggi ho comunicato che essendo insolventi, non è nostra intenzione dare corso alla fornitura dell’ordine in corso, che pertanto è da ritenersi annullato.

Certo mi restano sul gobbo circa 800 pezzi preparati appositamente (gli altri erano a magazzino), tuttavia in qualche modo si farà…

(Va da sè che non hano pagato neanche la scadenza di ottobre e quindi siamo arrivati ad un totale di circa 3000 € di insoluti. Degno di nota che a metà novembre abbiano contattato il mio avvocato affermando di essere intenzionati a pagare il dovuto, evitando quindi l’udienza dal giudice e schivando di conseguenza anche la seconda causa … …ed infatti, non hanno pagato, ignorando le loro stesse intenzioni e, in seconda battuta, anche le comunicazioni del mio legale. Chapeau)

P.S. Questa mattina ho prenotato in banca il pagamento delle Riba dei fornitori, per un totale di 19.000 € 😦 ho notato che c’era una Riba da 1250 €, ragion per cui…è stata prenotata. 🙂

I problemi di liquidità li ho anch’io, ma che pensavate? Che mi sarei adeguato al peggio?

Il Rischio d’impresa esiste ed è quello che subiamo ogni giorno che si arrriva in ufficio per cercare di lavorare onestamente in questo mondo di squali, tuttavia è veramente troppo comodo voler lavorare con i soldi altrui…

Mi piacerebbe vedere se l’amministratore delegato della Società in questione non prenderà lo stipendio a fine mese, visto che non hanno soldi… 😉

Aggiornamento del 18 febbraio 2013  (a quasi 7 mesi dal mancato pagamento):

nei giorni scorsi avevo chiesto un aggiornamento della vicenda al mio legale, visto che per ben due volta la controparte aveva chiesto il conto aggiornato con penali ed interessi, in quanto intenzionata a saldare il dovuto e questa è stata la risposta:

Buongiorno, auspicavo di avere buone notizie da darLe.

Purtroppo le rassicurazioni sono restate lettera morta, anche oggi ho risollecitato l’avvocato della controparte, ho chiesto di effettuare il bonifico diretto sul Suo c/c (del resto hanno le coordinate bancarie, ma non la volontà di saldare a quanto pare…).

Le pratiche legali sono andate avanti, sto aspettando la sentenza, in quanto sebbene sia stata contattata dal legale di controparte, la stessa si è guardata bene dal costituirsi in giudizio … mi aveva richiesto di rinviare, ma sono andata avanti vista la mancata rimessa.

 Mi rendo conto che di questi tempi un pagamento fa di certo comodo, ma più di così non posso fare.

Aggiornamento – maggio 2013: sempre in attesa che il Giudice di Pace e la macchina della giustiza faccia il suo corso….

il vero aiuto alle Imprese da parte del Governo dovrebbe partire proprio da qui… non puoi prenderlo in quel posto, avere un buco di 3000 € e dopo 9 mesi essere ancora in attesa… quelli fanno in tempo a chiudere, sparire e tanti saluti… (già successo, in passato…)

Aggiornamento del 4 novembre 2013

Questi sono i tempi della Giustizia3 ottobre 2012: la citazione è stata notificata – 7 gennaio 2013: udienza e sentenza – 23 aprile 2013: sentenza depositata in cancelleria – 04 novembre: la sentenza è diventata esecutiva

23 gennaio 2014 – Ho cantato vittoria troppo presto, perchè il decreto è esecutivo, mai di soldi non ne vedo…

18 marzo 2014: E’ arrivato il bonifico, ma solo perchè ieri è andato l’Ufficiale Giudiziario a fare un pignoramento mobiliare, sennò mi avrebbero fatto aspettare ancora…

Quale premio di consolazione c’è da dire che a fronte di un debito di 1291,05 € i furbacchioni hanno pagato 2847,85 €, inclusi interessi e spese legali; che affarone che hanno fatto.

Vien da chiedersi se il dirigente (tu chiamalo top manager, se ti va) che ha deciso fosse lecito e conveniente non pagare il dovuto ad un fornitore meriti di occupare una posizione dirigenziale.

Fatti loro, vien da dire, se non fosse che è gente così che rovina le aziende, prima quelle degli altri e poi anche la loro.

17 febbraio 2015: Non ho neanche voglia di commentare.:-(

Vai a leggerti il post > La giustizia è lenta, il cliente fallisce ed io mi attacco al tram….

14 commenti su “Ho cambiato lavoro a mia insaputa?

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  4. Giuseppe C.
    6 novembre 2013

    Bravo, ben fatto!

    Se tutti facessero come te, si allineerebbero tutti i clienti e fornitori.

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  13. Paoblog
    29 agosto 2012

    più rabbia che stupore perchè il disgraziato in difficoltà prende il telefono, ti chiama e ti chiede un aiuto ovvero una dilazione…

    negli anni ’70 a noi è successo di essere in difficoltà per uno che non aveva pagato e mio padre aveva telefonato ad un fornitore chiedendo una dilazione, ed offrendo di pagare gli interessi… quelli hanno detto di non preoccuparsi che avrebbero spostato il pagamento.. sono passati 40 anni e siamo sempre in rapporti, seppur sporadici, con la massima stima l’uno dell’altro…

    ben diverso è che se ne frega totalmente dell’altro e ritiene normale fare (con i tuoi soldi) quello che gli pare, secondo le sue necessità

  14. Miro
    29 agosto 2012

    Capisco bene che certi atteggiamenti ti provochino un certo stupore misto però ad un sentimento di vera e propria “rabbia” che ti monta dentro.

    Perché un conto è il povero disgraziato in difficoltà che mette in difficoltà pure gli altri, un conto è il disonesto che sfruttando le “pieghe” di un sistema evidentemente sballato si permette di fregarti ridendoti in faccia.

    Credo che oltre il consiglio di tenere alta la guardia ( consiglio che ovviamente a te non serve) ci sia poco da dire; tranne la amara considerazione che tra furbi e furbetti io credo che la vera crisi del sistema debba ancora venire.

    Spero di sbagliarmi…

I commenti sono chiusi.

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