in sintesi un articolo che leggo su Help Consumatori nel quale si fa giustamente notare come 2 prosciutti su 3 sono fatti da maiali stranieri ma il consumatore non lo può sapere.
Ed infatti io compro solo salumi dove sia chiaramente indicato in etichetta che trattasi di suino nazionale.
Leggere l’etichetta fa perdere un pò di tempo, ma permette un acquisto consapevole.
Ed un consumatore informato (e quindi consapevole) FA la differenza.
Oggi entra in vigore il nuovo Regolamento europeo 1337/2013 che impone l’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili.
Se una carne è al 100% italiana troveremo la scritta “origine Italia” che indica che tutte le fasi, dalla nascita all’allevamento fino alla macellazione, si sono svolte sul territorio nazionale.
Coldiretti ricorda che “dalla nuova norma restano ingiustamente escluse la carne di coniglio, molto diffusa a livello nazionale, e quella di cavallo oggetto del recente scandalo, ma anche le carni di maiale trasformate in salumi”.
“Una carenza particolarmente grave che va colmata al più presto in una situazione in cui in Italia – denuncia la Coldiretti – 2 prosciutti su 3 sono fatti da maiali stranieri ma il consumatore non lo può sapere, e la situazione non è certo migliore per salami, soppressate, coppe o pancette.
Da oggi, quindi, sull’etichetta delle carni di suino, ovino, caprino e volatili in vendita, dovrà essere riportata una delle seguenti indicazioni: