Un’infinità di oggetti di ogni tipo (abbigliamento, libri, documenti, foto, apparecchi, ricordi…) ci sommergono all’interno di abitazioni e uffici sempre più piccoli e ci soffocano. Col risultato che non troviamo mai quello che davvero ci serve.
Nel libro che l’ha resa una star, la giapponese Marie Kondo ha messo a punto un metodo che garantisce l’ordine e l’organizzazione degli spazi domestici… e insieme la serenità, perché nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall’attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, induce a fare meno acquisti inutili.
Rimanere nel caos significa invece voler allontanare il momento dell’introspezione e della conoscenza.
«In Giappone è riconosciuta come la regina dell’ordine, un baluardo nella guerra contro il caos. Con la sua filosofia del riordino Marie Kondo ci ha rivelato un nuovo modo di essere.» (The Time)
lo ha letto una amica e me lo ha raccontato. non fa per me… è davvero paranoico per il mio modo di vedere la vita… ho un animo da creatrice e da artista che mal si associa all’ordine ed alla razionalità…
questo non vuol dire che sono disordinata, ma ho un mio modo di fare ordine
ho una amica che mette tutto anche in ordine di colore all’interno dei cassetti e dell’armadio… addirittura per sfumatura…!!!
io a malapena divido il bianco dal nero e dal colorato nell’intimo, figuriamoci…
adoro le discipline orientali e l’introspezione che hanno, ma noi occidentali nasciamo, cresciamo e sopratutto viviamo in un altro mondo ed hanno le loro filosofie da millenni,
noi ci siamo avvicinati alla meditazione, allo yoga, al controllo del respiro, all’ordine mentale, alla guida dei pensieri a malapena da un centinaio di anni… cosa sono in confronto? nulla…
ne abbiamo di strada da fare e se non cambierà il mondo in cui viviamo sarà inutile…
Interessante ed istruttivo..mentre lo leggevo pensavo a tutto ciò che devo eliminare, anche se ️per carattere non sono una conservatrice; comunque siamo tutti un po’ accumulatori seriali, liberiamoci del vecchio e tutto sarà più bello