Articolo aggiornato (in peggio) dopo la pubblicazione – vedi in calce
Ieri mattina mia mamma ha chiamato mio padre dicendogli che c’era un incaricato di Enel che voleva vedere le bollette precedenti per verificare una clausola che deve essere indicata in bolletta in merito al contatore della luce.
Non appena mia mamma se l’è trovato davanti gli ha chiesto il tesserino di identificazione che, peraltro, mi pare debba essere ben visibile e/o esibito su richiesta.
Strano ma vero, le ha detto di averlo dimenticato in ufficio. 😉
Vi pare logico (e professionale) che uno che entra in casa tua si dimentichi il tesserino di identificazione?
Questo ad esempio è un estratto del Codice Etico di Univendita, per i venditori porta a porta:
L’art. 4, intitolato “Rapporti con i conumatori”, enuncia i principi generali che devono essere rispettati in ogni attività commerciale e promozionale, che sono quelli della correttezza e della trasparenza.
Gli articoli successivi stabiliscono che i venditori (c.d. incaricati alle vendite) devono:
– presentarsi alla porta dei consumatori in orari ragionevoli senza essere invadenti;
– comunicare le proprie generalità e il nome dell’impresa per cui operano ed esibire il tesserino di riconoscimento;
Specifica inoltre Enel (Energia):
…chiunque si presenti a domicilio per conto di Enel, che si tratti di dipendenti o di personale esterno incaricato, deve essere munito di tesserino plastificato con foto e dati di riconoscimento. Se qualcuno si presenta al domicilio a nome dell’azienda bisogna sempre chiedere di visionarlo.
Vero anche che in questo caso non si riesce a capire se questa persona fosse un venditore sotto mentite spoglie oppure un incaricato Enel, tuttavia ritengo che sia sempre buona norma avere un tesserino che ti identifica; diventa anche difficile sporgere un eventuale reclamo se non si sa chi sei.
Andiamo oltre. Per 40 anni i miei genitori sono stati clienti con AEM, poi diventata A2A che tempo fa ha diramato questo avviso:
Poi dal 2008 al 2014 hanno avuto un contratto con Eni e da poco meno di 2 anni con Trenta.
In tutti questi passaggi, Enel dove si colloca? Da nessuna parte, infatti…
Va da sè che mio padre mi ha passato al telefono mia mamma che mi ha girato poi il tipo che, quando gli ho detto che i miei non sono mai stati clienti Enel, ha affermato che tutti i contatori sono di proprietà di Enel.
Ho verificato il contatore che in effetti ha il marchio Enel, ma anche quello di AEM Elettricità, in due differenti posizioni.
…tuttavia mi chiedo a che titolo un incaricato Enel possa chiedere di vedere la bolletta di un altro gestore per verificare la presenza o meno di una certa nota.
Anche ipotizzando che il tutto sia lecito, mi sembra oltremodo strano che Enel abbia bisogno di vedere una mia bolletta (di altro gestore) per sapere se è tutto in regola.
Un archivio e/o banca dati non ce l’hanno?
Mia mamma mi ha detto che le ha chiesto di prendere l’ultima fattura e di leggere cosa c’era scritto in fondo… sembra una richiesta meno diretta del classico “mi fa vedere la bolletta” tuttavia non è certo difficile trovare la scusa per prendere in mano la bolletta e riuscire poi ad estrapolare i dati necessari.
Il contesto è diverso, dato che in questo caso è evidente che il venditore citato ha tentato di carpire dati al consumatore, tuttavia come scrive il Il Movimento Consumatori: se Enel è il fornitore, il gestore è già in possesso delle bollette e può fare controlli remoti direttamente in via telematica.
Va da sè che a questo tipo ho detto che la stessa A2A ha diramato un comunicato avvisando di non mostrare mai la bolletta a terzi, a meno che si stia sottoscrivendo un nuovo Contratto.
Leggi: Mi mostra la bolletta, per favore?
E più lui insisteva nel dire che A2A non c’entra nulla, più io gli dicevo che la bolletta non gliel’avremmo fatta vedere.
Gli ho però detto di lasciare la documentazione del caso, che avremmo verificato e poi contattato direttamente Enel, al che lui ha replicato che avrebbe segnato che avevamo rifiutato di mostrare i dati e che ce ne saremmo assunti la responsabilità.
In ogni caso se sulla bolletta deve essere scritta una determinata clausola e non c’è, vi pare che la responsabilità sia da addossare all’utente che riceve la fattura piuttosto che alla società che la emette?
Aggiornamento del 02.07.2015:
Oggi mio padre ha incontrato la vicina che abita al piano sotto al suo che gli ha detto di come il personaggio in questione sia andato a suonare anche da lei ed abbia esposto la solita tiritera ed anche in questo caso quando lei ha chiesto un tesserino di identificazione le ha detto di averlo dimenticato (ovviamente), ma le ha fatto vedere delle fotocopie di carte con intestazione Enel che ovviamente non attestano nulla, tanto meno la sua identità.
Si è rifiutato di lasciare della documentazione da leggere con calma e quando lui insisteva gli ha chiesto se era già andato al piano di sopra e se “loro” gli avevano mostrato le bollette ed il personaggio, che appare sempre più truffaldino, le ha riposto di si; in ogni caso lo ha mandato via senza fargli vedere alcunchè.
Aggiornamento del 18 luglio 2015
Leggo questo articolo nel quale si evidenzia che: Gli addetti chiedono di mostrare un codice presente in una bolletta. Una volta ottenuto il codice viene fatta una nuova attivazione per forniture di elettricità senza alcun consenso e falsificando i dati.
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il “commento” ci sarebbe, ma non è pubblicabile per ragioni di decenza 😉
la richiesta del tesserino è il primo passo da fare per capire con chi hai a che fare, senza mai mostrare la bolletta peraltro, ma d’altro canto oggigiorno che ci vuole a taroccare un tesserino?
Per quel che concerne il tesserino da me e ad altri conoscenti,gli “incaricati” lo avevano appuntato in vista e sembrava di enel, io non ho comunque fatto vedere la bolletta,ma, ho sentito di altre persone che l’hanno mostrata e gli è arrivato nuovo contratto, a loro insaputa,come dice anche nell’articolo del link che ho allegato poco sopra; NO COMMENT
bisogna stare con le orecchie dritte, giorni fa’ ha suonato alla porta di mia madre uno che ci voleva far passare ad enel energia.
Ho aperto io (quando non sono in casa ho detto di non aprire a sta’ gente”)
Mi fa: sono Alfredo vengo da parte di enel energia”
ed io “non mi interessa siamo sul mercato vincolato e non vogliamo passare a quello libero
Mi risponde: enel servizi sta’ chiudendo e tra un po’ manderà un avviso di passare ad enel energia però se ci passa prima ha uno sconto
Io: quando mi manderà l’avviso e, non è detto che lo farà andrò al punto enel e mi farò dire cosa hanno da offrirmi altrimenti passerò ad altro gestore”
Tutto incazzato mi fa: faccia come vuole ma sta’ sbagliando”
ed Io: facciamo una bella cosa lei ora mi fornisce anche il suo cognome, anzi mi mostra un suo documento d’identità, io chiamo una mia amica che sta’ ai contratti e se quello che mi ha detto non è vero la denuncio per truffa
Inutile dire che è andato via.
Pensa ci hanno provato anche con Anna, sono andati a casa sua ma lei ovviamente li ha zittiti. Mi ha riferito che con la scusa di fare l’addebito in banca gente che era come me sul mercato vincolato si è trovata sul mercato libero appunto con enel energia.
C’era da chiamare i Carabinieri…..comunque gli incaricati Enel non vanno in giro a chiedere bollette