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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Esodo estivo: i consigli dell’Unc per spostarsi in sicurezza…

I consigli di UNC sono molti e li ho integrati con alcuni post specifici, tuttavia mancano alcune raccomandazioni per cui includo un paio di post:

Vuoi bene al tuo bimbo? In auto usa il seggiolino!

Al casello non devi fare retromarcia. Ma se la sbarra non si alza…

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“La crisi ha costretto gli italiani a ridurre il periodo delle vacanze  e a scegliere mete più convenienti e vicine, ma il numero delle partenze resta, comunque, consistente, anche se ridotto rispetto ai periodi pre-crisi” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, che prosegue:

“se in questi ultimi anni  gli esodi estivi sono diventati più sicuri è anche grazie alla maggiore informazione e attenzione dedicata alla sicurezza stradale. Per questo abbiamo deciso, come associazione, di contribuire, dando alcuni consigli aggiuntivi”.

“La sicurezza inizia a casa -afferma Dona (segui @massidona su Twitter) – assicurandosi di viaggiare con un veicolo efficiente: ricordatevi di controllare la pressione e l’usura delle gomme, i freni, il funzionamento delle luci, i tergicristalli e l’olio.

Attenzione poi a come sistemate i bagagli: ormai è desueto posizionarli sopra il ripiano del bagagliaio, ma rammentiamo a chi continuasse a farlo che è pericolosissimo perché in caso di incidente potrebbero rivelarsi dei veri e propri proiettili impazziti.

Leggi & Guarda: Pericolo bagagli! Ecco un crash test ADAC che lo dimostra

La cintura di sicurezza, naturalmente, è d’obbligo, ma non dimenticate anche di regolare il poggiatesta: sollevatelo finché il suo bordo superiore non si trova all’altezza del margine superiore della testa ed in modo che la distanza tra la sua superficie e la testa non superi i 10 cm.

Leggi & Guarda: Cinture di sicurezza, in troppi ancora non le usano

Prima di partire, poi, evitate pasti abbondanti e difficili da digerire (oltre naturalmente al bando degli alcolici) con il caldo i colpi di sonno sono ancora più frequenti  (le ore più a rischio sono dalle 2 alle 6 e dalle 14 alle 16): appena sentite i primi segni di stanchezza fermatevi, fate soste almeno ogni due ore e scendete per sgranchirvi le gambe”.

“Ricordate di mantenere sempre la distanza di sicurezza -prosegue Massimiliano Dona- è  una leggenda metropolitana che siano 50 metri. Considerate che prima di iniziare a frenare occorre un tempo di reazione che può variare da 1 a 2 secondi e che in un secondo a 130 Km si percorrono già 36 metri. E’ sbagliato, quindi, credere che il veicolo davanti abbia uno spazio di arresto uguale al nostro.

Fonte: Sicurauto.it

Fonte: Sicurauto.it

E’ necessario mantenere, perciò, una distanza maggiore e cercare di avere una vista ‘lunga’. Solitamente a 50 Km/h si raccomandano almeno 25 metri (due autobus); a 90 Km/h, 40 metri (due autotreni e un’auto piccola); a 130 Km/h, 130 metri (più di 7 autotreni).

Un altro suggerimento che sembrerà ovvio è tenere la destra: viaggiare in autostrada nella corsia di sorpasso o al centro della carreggiata è pericolo per voi e per gli altri!

Leggi: In autostrada, se viaggi in mezzo, non stupirti se ti supero a destra

Tutti sappiamo, naturalmente, che è vietato circolare sulle corsie d’emergenza. Pochi sanno, però, che la sosta d’emergenza non deve protrarsi oltre le tre ore. Durante la sosta di notte, in caso di visibilità limitata, devono sempre essere tenute accese le luci di posizione. Ricordatevi poi di indossare il giubbotto.

Leggi & Guarda: Fermarsi sulla corsia di emergenza costa la vita. Impariamo a evitarlo anche se abbiamo un’emergenza

Anche nel sorpassare, siate prudenti: mantenete la distanza di sicurezza, altrimenti non consentite al veicolo che vi precede di comprendere le vostre intenzioni e, se uscite dalla scia all’ultimo momento, rischiate di ritrovarvi stretto contro il guard-rail. Guardate sempre anche nello specchietto esterno ed adoperate le frecce con un certo anticipo”.

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“Infine: non distraetevi -conclude Massimiliano Dona- il telefonino non va utilizzato alla guida e anche il navigatore è meglio limitarlo solo alla reale necessità perché comporta  inevitabilmente di distogliere lo sguardo dalla strada.

Leggi: Gli SMS al volante moltiplicano x 23 il rischio di incidente? Ma chi se ne frega…

Alla guida non si dovrebbe mangiare, bere, accendere la sigaretta…oltre naturalmente a mandare messaggi, scattare selfie e navigare su Internet: per postare sui social la vostra ultima foto che sancisce l’inizio della vacanze potrete aspettare la prima stazione di servizio!”

2 commenti su “Esodo estivo: i consigli dell’Unc per spostarsi in sicurezza…

  1. paoblog
    26 luglio 2015
    Avatar di paoblog

    Partendo dal fatto che misurare la distanza in metri, mentre si va, lo trovo irrealistico, l’altro giorno ho adottato il metodo suggerito, facendo riferimento ai cartelli stradali ed ho constatato che la distanza di sicurezza dal veicolo che mi precedeva era compresa fra i 3 ed i 5 secondi.

  2. IlPrincipeBrutto
    24 luglio 2015
    Avatar di IlPrincipeBrutto

    Un mesetto fa ho fatto un corso di guida su strada a cura della Association pour la Formation des Motards.

    Tra le altre cose si e’ parlato di distanza di sicurezza, e il consiglio e’ stato quello di passare al concetto piu’ moderno e affidabile di ‘tempo di sicurezza’.

    La premessa e’ che giudicare a occhio una distanza e’ difficile; a ciascuno di noi (eravamo una decina) e’ stato chiesto di stimare la distanza tra la porta dell’autoscuola ed un cartello stradale in fondo alla strada, senza dirlo agli altri.

    Le stime sono state scritte su dei fogliettini, che poi sono stati letti dall’instruttore. La distanza stimata andava da 30 a 150 metri, una dimostrazione molto efficace del fatto che si tratta di un esercizio difficile.

    Inoltre, la distanza di sicurezza cambia a seconda della velocita’, il che richiede un ricalcolo costante, soggetto poi agli errori di stima di cui sopra.
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    E’ molto piu’ semplice lasciare tra se e il veicolo che sta davanti un paio di secondi. Vale a dire, si prende un riferimento fisso (per esempio l’ombra di un cavalcavia o un cartello stradale), e si conta quanto tempo passa tra il momento in cui il veicolo che abbiamo davanti passa dal riferimento, e il momento in cui passiamo noi.
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    Contando normlamente ‘uno, due, tre…’, abbiamo una stima abbastanza affidabile del tempo trascorso. Un paio di secondi sono il minimo, tre sono ancora meglio. Il bello di questo metodo e’ che si adatta automaticamente a qualsiasi velocita’, e non richiede alcun ricalcolo.
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    Molto meglio che cercare di stimare ad occhio una distanza.
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    sicuri si diventa, Ride Safe.

I commenti sono chiusi.