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L’auto che risparmia e inquina meno? Ecco come sceglierla (in teoria)

benzinaLa Guida di cui parla l’articolo che leggo su E-R Consumatori, però, cita i consumi dichiarati dai costruttori che sappiamo bene essere falsati da Norme di omologazione irreali.

Ho fatto un paio di verifiche, facendo riferimento ad autovetture di famiglia delle quali teniamo conto dei consumi reali e relative percorenze.

Secondo la Guida la Toyota Aygo 1.0 5P ha un consumo urbano di 5 l/100 km equivalente a 20 km/litro, se non fosse che il consumo medio urbano di mio padre è pari a 12,5 km/lt (8 l/100 km).

Stessa cosa per quanto riguarda la Yaris ibrida 1.5 5P e cerchi da 15″: la Guida mostra un consumo misto di 3,6 l/100 km (27,77 km/l), se non fosse che le mie rilevazioni che durano da 6 mesi (circa 15.000 km) raccontano una storia diversa.

Il mio consumo medio reale è pari a 24,30 km/lt (4,11 l/100 km) ed il miglior consumo medio, facendo riferimento al “da pieno a pieno” è di 25,80 km/l (3,87 l/100 km).

I dettagli li trovi qui: I miei consumi con la Toyota Yaris HSD (ibrida)

Quindi questa Guida non è utile come la dipingono e finchè non modificheranno le norme di omologazione, da questi consumi vantati e non mantenuti, non se ne esce.

Leggi: Tra il consumo omologato e quello rilevato, secondo me c’è lo spazio per parlare di truffa (legalizzata,ovvio…) ed articoli correlati

ambiente (1)

Consigli agli automobilisti per ridurre i consumi di carburante e le emissioni di CO2, elenco dei modelli di autovetture più efficienti in termini di inquinamento atmosferico.

E poi approfondimenti sull’effetto serra, sulle conseguenze sui cambiamenti climatici e sul contributo del settore trasporti ai problemi ambientali.

Sono queste le principali informazioni contenute nella “Guida al risparmio di carburante ed alle emissioni di CO2 delle autovetture”, annuale studio realizzato dal Ministero dello sviluppo economico insieme al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ed al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

L’iniziativa, prevista da una direttiva europea, mira a rendere gli automobilisti più responsabili rispetto alla tutela dell’ambiente, favorendo un acquisto consapevole di autovetture nuove con lo scopo di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e al risparmio energetico.

Oltre all’indicazione dei consumi nei vari cicli – urbano, extraurbano e misto – e delle emissioni di tutti i modelli di automobile in vendita, la guida contiene una graduatoria dei modelli che emettono meno anidride carbonica, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio.

Una menzione speciale è riservata ad alcuni modelli che ottengono gli stessi risultati mediante utilizzo di GPL o metano.

Da quest’anno, poi, vengono pubblicate specifiche alcune graduatorie riservate ai modelli a propulsione ibrida, divisi fra benzina e gasolio, e ai modelli con tecnologia ”plug-in”.

Sono anche presenti alcuni modelli di auto a trazione completamente elettrica (o con motore ausiliario a benzina), che vengono evidenziati in un elenco a parte.

Si passa poi a un Vademecum per gli automobilisti su come attuare una guida ecocompatibile, con suggerimenti validi anche dal punto di vista della sicurezza stradale e del risparmio.

I consigli sono utili anche per limitare l’inquinamento da gas di scarico, problema collegato a quello delle emissioni di anidride carbonica (un’automobile più efficiente produce in genere minori emissioni di entrambi i tipi, come del resto previsto dalle normative europee delle serie “Euro 5” ed “Euro 6” ).

Minori consumi, inoltre, permettono di ridurre le importazioni di petrolio, con effetti benefici sulla bilancia commerciale del Paese.

Vengono riportati anche dati ufficiali sulla riduzione del livello medio di emissioni delle autovetture vendute negli ultimi anni.

I dati, provenienti da istituzioni europee (Agenzia europea per l’Ambiente), indicano come la media ponderata delle emissioni di anidride carbonica delle autovetture immatricolate in Italia è costantemente diminuita negli anni considerati, tanto che già nel 2011 era stato raggiunto l’obiettivo di 130 g/ km fissato come obiettivo dall’Unione Europea per il 2015, e nel 2014, secondo dati provvisori, la media è ulteriormente scesa fino a toccare i 118,2 g/km.

I dati confermano la riduzione continua dei consumi e delle emissioni dei modelli, specie di quelli in versione ecologica, presenti nei listini di quasi tutte le principali Case automobilistiche.

Ciò è reso evidente anche dall’abbassamento dei valori dei modelli inseriti nella graduatoria dei minori 10 livelli di emissioni, fino ai 35 e ai 48 grammi di CO2 per chilometro raggiunti dai migliori modelli presenti nella guida (per un esame della tendenza dal 2008 al 2015 cfr. tabella allegata).

Anche i livelli di consumo dei migliori modelli tendono a scendere, come dimostra un confronto relativo agli anni 2008-2014 (cfr. altra tabella allegata).

Se il miglioramento è generalizzato, diverse sono le strade percorse dai produttori per conseguirlo: ad esempio alcuni puntano maggiormente sul miglioramento nella propulsione a benzina o gasolio tradizionale (non ibrida), mentre altri si concentrano sulla propulsione ibrida (anche con tecnologia “plug-in”), nonché con metano o GPL.

In particolare si confermano notevoli progressi tecnologici nella propulsione ibrida, con sette modelli sotto i 50 grammi di anidride carbonica per Km (di cui due diesel).

Altro aspetto importante, forse più dei valori record, è l’aumento dei modelli a basse emissioni, tanto anche nei modelli a propulsione tradizionale : sono ormai 6 i modelli a benzina non superori ai 90 g/km, mentre nel diesel il miglioramento è evidenziato dall’ormai elevato numero di modelli non superiori agli 85 g/km (ben 14, di cui 1 sotto gli 80 g/km), realizzati da 9 diverse case automobilistiche.

2 commenti su “L’auto che risparmia e inquina meno? Ecco come sceglierla (in teoria)

  1. paoblog
    16 settembre 2015
    Avatar di paoblog

    vero, ed è proprio per condividere con altri le informazioni che ho creato dei post dedicati ai consumi delle auto che utilizzo.

    Quelli indicati sulle riviste sono da valutare; ad esempio nella pagina di apertura del test spesso indicano il consumo omologato e solo leggendo si troiva quello reale, anche se poi capitano gli svarioni, come quello che ho raccontato tempo fa in un post con consumi rilevati ben più alti di quelli reali, salvo poi affermare il contrario in un altro articolo.

  2. Gommarolo
    16 settembre 2015
    Avatar di Gommarolo

    Secondo me l’unico modo per avere un quadro realistico dei consumi di un’auto è guardare “quanto fanno” i relativi proprietari.

    Da qualche mese sono iscritto su spritmonitor.de e su due mezzi che ho (moto e scooter) vedo che in un uso misto consumo sempre leggermente meno della media.

    Il che è compatibile con il fatto che cerco di guidare in modo attento. I consumi segnalati dalle case, ma anche quelli “reali” segnalati delle riviste sono del tutto distanti dalla realtà per quanto mi riguarda.

I commenti sono chiusi.