di Walter Ghilardi
Leone Editore – Pagg. 160 – € 9,90 > Lo vendo ad € 6,00 incluse spese di spedizione
Trama: Se per un imprenditore pulito il massimo del pericolo è il fallimento, per uno legato alla malavita il rischio d’impresa significa giocarsi la vita.
Le indagini del commissario Giovanni Dell’Orto scoperchiano il sottobosco del malaffare nel nord Italia del terzo millennio: l’uccisione dell’enigmatico Lyang Hu, invischiato nel lucroso business della contraffazione delle carte di credito, dà il via a una catena di terribili delitti tra la Chinatown milanese, Como e la Svizzera.
Toccherà a Dell’Orto, con l’aiuto dell’ispettore Familiari, spezzare le trame finanziarie che alimentano il potere della Triade, la feroce mafia cinese.
Letto da: Paolo
Opinione personale: E’ il primo romanzo dell’autore e complessivamente non mi è dispiaciuto, pur senza essere un capolavoro del genere.
I dialoghi sono semplici, il che non è un difetto, li rende sicuramente più credibili di quelli di Simoni,ad esclusione della forma con cui il figlio 16enne si rivolge al commissario, iniziando ogni dialogo con un Padre che stona alquanto, tanto più se confrontato poi con il dialogo.
La trama si aggancia a situazioni realmente successe e si svolge su un arco di tempo alquanto lungo.Ho qualche perplessità sulla vicenda collegata a quella principale, ma va bene così.
Sbaglierò, ma vedo nel personaggio caratteristiche e gusti personali dell’autore, vedi ad esempio il fatto che ascolti radio Lifegate che, detto per inciso, ascolto anch’io. 😉