«Parla bene l’italiano» dice la mia amica.
Si riferisce al relatore italo-italiano che da un’ora ostenta parole inglesi incomprensibili per noi comuni mortali.
È una conferenza in cui si parla di life skill, di coach e coachee, di webinar e call, di tutoring, di career coaching e ability, di education e goal, convention ed exciting, administration e briefing, question e happiness…
Ora, per dirla con Cesare Marchi, «di talune parole straniere mancano le equivalenti italiane e per tradurle occorrono lunghe e noiose perifrasi»….
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