Sono settantatré quadri lampanti, ma è una storia sola. Un coro di persone che a turno prendono la parola e sputano il rospo. Io sono un tipo buffo, ma credetemi, essere buffo non è affatto divertente. Io non voglio saperne nulla dei tuoi ex.
Lo so che non è colpa tua, ma io non riesco a dormire con il tuo sedere contro la coscia, nonostante tutto l’amore che ho per te io riesco a dormire soltanto se ho la sensazione di essere solo nel letto.
Voi scrittori siete proprio una manica di contaballe. Oh, sì, mi hai abbindolata per bene con i tuoi libri. Oh, sì, se è per scrivere cose carine sei il primo, ma quando si tratta di viverle chi s’è visto s’è visto.
Le parole dolci mi fanno orrore. Per me è come se mi offrissero una caramella dopo averla masticata. Sono voci ironiche, sarcastiche, amare.
Fanno dichiarazioni rapide, acute, perforanti, ne vorresti leggere sempre di più. I lettori francesi se ne sono innamorati.
L’aggettivo più usato per descrivere questo libro? Indimenticabile.