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Report Rai3: inchiesta sulla frode per grano e pasta biologica

pastaIeri abbiamo sfiorato questa notizia sul Gruppo FB del Blog, ma senza approfondire, cosa peraltro impossibile visto che l’articolo del Corriere cui facevo riferimento, si agganciava alla puntata di Report, ma di fatto era un lancio del servizio televisivo che sarebbe stato trasmesso dopo qualche giorno.

Considerando che molti si fanno un’opinione basandosi sui titoli dei giornali e non sui contenuti, se ci sono, l’importante è non attaccare il settore senza sapere cosa sia realmente successo in quanto, come spiegano nell’articolo pubblicato su il Fatto Alimentare:

La frode del grano biologico raccontata da Report su Rai 3 nella puntata di lunedì 10 ottobre 2016 narra una vicenda su cui riflettere, che però non deve gettare discredito su un settore che rappresenta un fiore all’occhiello dell’agricoltura italiana.

Tra l’altro questa vicenda è una frode commerciale, ma non ha portato con sè problemi di sicurezza alimentare in quanto il grano non contiene residui di pesticidi.

Per contro, l’articolo de il Fatto Alimentare è decisamente interessante, in quanto spiega al meglio la vicenda e testimonia che il problema della frode, disonestà a parte del’azienda pugliese che ha fornito il grano e le false certificazioni, la si trova nela lentezza dei controlli.

Controlli che tra l’altro erano stati sollecitati da uno dei Mulini come raccontano nell’articolo:

La storia inizia con il Molino Grassi che chiede all’organismo di controllo una verifica sull’origine di una partita di 1900 tonnellate di grano duro proveniente da un’azienda agricola pugliese, la Liuzzi.

Il grano non presenta residui di pesticidi (il mulino analizza i diversi lotti prima di metterli in lavorazione, e in caso di contaminazione l’avrebbe scoperto subito), ma c’è il sospetto che non possa qualificarsi come biologico, dato che l’azienda agricola venditrice non dispone delle superfici sufficienti a produrre quella resa.

Dopo di che, ecco l’intoppo burocratico:

I controlli scattano solo dopo qualche mese  e si scoprono così anomalie sull’origine della materia prima e si decide il blocco delle partite in lavorazione

A prescindere da ciò, notare che:

.il 90% della farina e della pasta finta-bio è stata intercettata e declassata senza arrivare sugli scaffali. 

È giusto dire che l’autocontrollo della filiera del biologico è scattato con qualche ritardo, ma in seguito a questo intervento sono state intercettate e bloccate buona parte dei lotti.

Consiglio la lettura integrale dell’articolo che include anche le dichiarazioni di Eselunga e Coop, vittime anch’esse della frode > Report Rai3: inchiesta sulla frode per grano e pasta biologica

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 11 ottobre 2016 da in Alimentazione, Cucina & Ristoranti, Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico con tag , , , , , , .
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