Cominciamo il post con un dialogo surreale avuto con il servizio clienti di Banca Sella.
Avendo perso la password per accedere alla mia area personale, chiamo per ottenere il reset della password.
L’operatrice mi chiede il codice cliente, il Pin d’accesso e la password.
Come la password? Se ti ho detto che l’ho persa. 😀
Insiste: Andiamo per tentativi, mi dica quella che si ricorda.
Ancora? Non la so!
E lei: ma proprio non se la ricorda?
Vedi te… 😦
Andiamo avanti. In genere quando si perde la password si clicca su un link che permette di azzerare la vecchia password, ottenerne una temporanea via mail da cambiare dopo il primo accesso.
Semplice. no?
In questo caso il link non esiste, per cui si deve passare per il Servizio Clienti che però non può resettare nulla, per cui vengo informato che è necessario chiudere l’account esistente ed inviare la richiesta per aprirne uno nuovo.
Sembra quasi di avere a che fare con un servizio statale, tanto ti complicano la vita.
E quindi via con la procedura, che prevede la richiesta di un codice, della creazione di un Pin, dell’inserimento di una serie di dati che sono già lì, nel mio account ormai disattivato.
Notare che i codici inviati per la registrazione hanno una validità di 30 minuti, per cui basta una telefonata che ti coglie all’improvviso e ti fa perdere tempo, per costringerti a ripartire da zero e dato che a suo tempo era successo, ecco che i codici inviati, ma scaduti si accavallano con quelli nuovamente richiesti e ti ritrovi a parlare con il Servizio clienti… di fatto si rischia un Comma 22.
P.S. In certe situazioni Twitter è formidabile…
Tecnicamente concordo, ma ne ho parlato tempo fa con Licia Corbolante, dato che non sapevo se darle del Lei come funziona fra estranei oppure del Tu come accade di solito fra Blogger …
D’altro canto è il male dei nostri giorni, sono tutti amiconi…vedi anche i vari messaggi su Twitter / FB dei Servizio clienti dei vari operatori telefonici…
Anche lei ha affrontato il problema del “Tu” usato con disinvoltura…
http://blog.terminologiaetc.it/2017/02/02/registri-stile-linguaggio-ostile/
Così come ho fatto io a suo tempo…
https://paoblog.net/2014/03/06/persone-57/
Se posso permettermi, Twitter o no, dare del ‘tu’ ad un cliente a quel modo non mi sembra educato.
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sicuri si diventa, Ride Safe.
Mi scrive Poppea: Vero! Io per attivare la mia carta di accesso all’istituto ho dovuto visualizzare 4 pin, portarli all’ufficio competente e farmi attivare la carta; ti complicano la vita in maniera indecente.
Sai che cosa mi ha fatto pensare di essere su Scherzi a parte l’altro giorno?
Un cliente che a fine gennaio non ha pagato 600 e, non ha risposto a nessuna mail di sollecito, ha risposto a 3 telefonate facendo 3 diverse promesse non mantenute, non ha risposto alla Pec dell’avvocato e….
…l’altro giorno mi ha inviato un ordine come nulla fosse, alle “solite condizioni”
Sorridi, sei su scherzi a parte…vero?
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sicuri si diventa, Ride Safe.