Comunicare la salute significa comunicare la complessità. Significa avere a che fare con statistiche da interpretare, definizioni provvisorie, dibattiti tra scuole di pensiero, ipotesi più o meno solide, e una marea di interessi economici e non solo.
Il rischio è quello di finire per riassumere tutto in due parole: “fa bene” o “fa male”. Eppure gli strumenti per capire ci sono.
Questo libro, attraverso il racconto di storie di giornalismo, medicina (e bufale), ve ne propone alcuni.
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