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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: In vino veritas

“…Così il vino ci inizia ai misteri vulcanici del suolo, ai suoi misteriosi tesori: bere una coppa di vino di Samo, a mezzogiorno, col sole alto, o piuttosto sorseggiarlo una sera d’inverno, quando si è in quello stato di fatica che consente di sentirlo immediatamente colare caldo nella cavità del diaframma, e diffondersi nelle vene ardente e
sicuro, sono sensazioni quasi sacre, persino troppo violente, per la mente umana”
Da Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar
A legare i singoli e singolari racconti c’è un viaggio, quello di un’imprenditrice femminile, Donna Carmela, icona di tradizione ma al contempo di modernità, dalla Sicilia al Trentino Alto Adige. La protagonista si avvale della compagnia di un giovane autista, Emilio, e di due amici produttori, Vito e Filippo, rispettivamente pugliese e toscano.
Tutti insieme, detti personaggi delineano il ritratto del nostro paese e compiono un viaggio che non è la cronaca di un mero “spostamento”, ma è un itinerario intimo nei ricordi, nelle emozioni contrastanti tra sorrisi e lacrime, nelle aspirazioni deluse e nelle promesse di speranza dei protagonisti.
Il mito del viaggio nella letteratura è da sempre un pretesto per narrare il senso della vita, alla ricerca della propria verità. Il più delle volte si parte senza sapere cosa accadrà, per poi riscoprirsi cambiati nell’animo alla fine del viaggio, grazie soprattutto alle occasioni di incontro che esso offre.
Anche il mio percorso non sarebbe stato lo stesso senza coloro che mi hanno accompagnato: Maria Antonietta Colonna, coordinatrice di uno spazio letterario di libera espressione nel quale si è materializzato il miracolo di un dono, rappresentato dal contributo narrativo offerto da ciascun Autore; Marco Arduini, artista che ci ha regalato la copertina del libro, un’opera dal titolo profetico: “Viaggio divino”.
 Maria Lisa Clodoveo
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